19/05/1991-19/05/2010: Auro vive
Il 19 maggio di 19 anni fa, il csoa Corto Circuito subì, durante la notte, un attentato incendiario che lo distrusse completamente: al suo interno trovò la morte Auro Bruni, un ragazzo di 19 anni che era rimasto a dormire lì. Gli aggressori, dopo averlo colpito alla testa, cosparsero i locali di benzina e gli diedero fuoco: l’incendio che divampò uccise Auro, rendendone irriconoscibile il corpo, e distrusse il centro sociale. L’attentato aveva una chiara matrice di fascista: le forze dell’ordine e la magistratura, però, non presero ciò in considerazione e preferirono perdere tempo ad interrogare i frequentatori del centro sociale, per avallare la tesi di una lite interna. Nei giorni successivi l’attentato fu rivendicato dalla sigla di estrema destra “disoccupati italiani nazionalisti”. Questa rivendicazione fu ignorata dagli inquirenti: ancora oggi l’omicidio di Auro non ha colpevoli.
Auro: 19 anni
19/05/1991: un incendio doloso di matrice fascista distrugge il C.S.O.A. Corto Circuito . Un giovane eritreo di nome Auro Bruni muore carbonizzato.
19/05/2010: 19 anni sono passati dalla morte di Auro: Auro aveva 19 anni!
19 volte abbiamo aumentato l’area del centro sociale occupando prima gli stabili vicini e costruendo un campo di calcetto sulle macerie del “corto vecchio”, proprio dove sei morto tu, Auro.
Oggi, le allora bozze di trattoria e palestra sono un’osteria popolare che fa “ la rivoluzione” con la forchetta, mentre la palestra con le sue 1000 arti marziali “difende” il diritto allo sport e “combatte” l’alienazione dei giovani nelle nostre periferie. Una sala “blu”, colore che annulla il limite fisico della parete per aprire agli infiniti spazi delle arti che la animano. 19 volte abbiamo ampliato i temi del conflitto, dal diritto alla casa al diritto all’abitare, dalla difesa del posto di lavoro al diritto al reddito e alla costruzione di un economia giusta e solidale.
19 mila barricate abbiamo costruito nelle strade di Roma, L’Aquila, Genova, Bilbao, Belfast, fino in Palestina e in Messico per difendere l’umanità, il pianeta, per abbattere muri culturali e legislativi e costruire un altro mondo possibile.
19 mila volte e anche di piu’ colpiremo gli INFAMI che ieri hanno ucciso Auro Bruni ieri, Carlo, Dax, Renato e Stefano Cucchi oggi, come ci hanno insegnato i nostri nonni partigiani.
19 mila e di piu’ saranno i fiori perché AURO E’ VIVO E LOTTA INSIEME A NOI