La repubblica (delle banane)
riprendiamo da cdr-roma.org questo post di commento all’articolo ridicolo uscito oggi su “la Repubblica”
Immaginate una decina attivisti dei centri sociali che nel quadro di una importante rassegna artistica internazionale organizzata dal governo italiano si prendono il palco per 10 minuti attaccando l’esecutivo e la stretta repressiva in atto in Italia, senza che nessun agente della sicurezza o dell’organizzazione li interrompa o li porti via a forza…
Immaginate un blogger italiano conosciuto in tutto il mondo che ha migliaia di contatti al giorno sul suo webspace e centinaia di commenti per ogni articolo che “posta” dire che nel suo paese non gli è concesso parlare o esprimere il “dissenso”…
Immaginatevi un giornale pseudo-progressista che – unico nel panorama dell’informazione del suo paese – decida di dare priorità e maggiore visibilità sul suo sito internet ad una protesta legata a presunte limitazioni all’utilizzo di internet a Cuba (…) piuttosto che alla morte di oltre 200 migranti (vergogna!) nelle acque di un mare che separa il suo paese dalla Libia…
Immaginatevi un video su internet in cui si vedono delle persone che protestano per il fatto che non possono protestare e parlano del fatto che non possono parlare e attaccano un “regime” del fatto per il fatto che gli è impedito di attaccare un “regime”…
Ora smettetela di sghignazzare, perché non è un pesce d’aprile, ma è quello che è accaduto alla X Biennale in corso a L’Avana un paio di giorni fa e sulle pagine del più vergognoso e anticubano dei giornali italiani ovvero “La Repubblica (delle banane)”.