Quanti morti messicani ci vogliono per fare un cittadino statunitense?

Quanti morti messicani ci vogliono per fare un cittadino statunitense?

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La domanda potrà forse sembrare macabra, ma quanti morti deve mettere sul piatto della bilancia informativa un paese del sud del mondo per equiparare il peso mediatico di un cittadino del nord? Ce lo chiediamo perchè a leggere i giornali di oggi sembrerebbe quasi che l’emergenza relativa alla diffusione del virus della febbre suina interessi esclusivamente gli USA, dove fin’ora (e per fortuna) non c’è stato nessun morto, e di riflesso l’Europa. Mentre dai titoli  scompare di fatto il Messico che con oltre 100 vittime è il vero epicentro di questa epidemia. Per il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, il solo allarme dell’occidente vale molto di più della vita di decine di messicani che, è risaputo, hanno la pelle troppo scura per essere considerati alla stregua di un europeo o di un nordamericano. E pensare che ieri Gennaro Carotenuto si lamentava della corrispondenza della sola Giovani Botteri. Altro che caso isolato, anche questa è un’epidemia.