working class hero
I media mainstream ci propongono continuamente modelli culturali ai quali dovremmo conformarci per poter diventare dei bravi ed obbedienti consumatori lobotomizzati: poliziotti bellocci, tronisti palestrati, imprenditori cocainomani, veline sculettanti, preti moralisti, ecc. ecc.. Nonostante tutto, però, in questo paese c’è ancora chi pensa che le parole lotta e dignità abbiano un senso e tra questi, in prima fila, ci sono gli operai della INNSE. Questi lavoratori, questi eroi veri, altro che qualche militare strapagato per andare ad ammazzare civili afghani, da oltre 15 mesi occupano la loro fabbrica per impedire che venga smantellata. Stanno difendendo il loro posto di lavoro, un diritto che dovrebbe essere inalienabile ma che ogni giorno viene immolato sull’altare del libero mercato dai sacerdoti della speculazione. Cinque di loro da due giorni si sono arrampicati su un carroponte pur di riuscire a bloccare l’arroganza di padronato e polizia. A loro va la nostra completa e tatale ammirazione, oltre che la solidarietà di classe. Potrà sembrare retorico, ma sono loro i nostri eroi.