..certe vorte pare che er monno gira alla rovescia
…certe vorte pare che er monno gira alla rovescia. Cantavano così qualche anno fa i Radici nel Cemento e confessiamo che la canzone c’è subito venuta in mente sentendo le dichiarazioni di Tremonti sul “posto fisso”. Esternazioni a cui hanno fatto eco, oggi, le parole del Presidente del Consiglio. Ancora una volta la maggioranza dimostra di poter contenere in sè tutte le articolazioni del teatrino della politica: chi vuole dare il voto agli immigrati e chi sposa i respingimenti, chi chiede l’ora di religione islamica e chi si erge a difesa della fede cristiana, chi vuole la separazione delle carriere dei magistrati e chi non vuole assoggetare i PM alla politica.. e adesso chi loda il posto fisso e chi sponsorizza la flessibilità. Con degli attori così l’opposizione parlamentare a che serve? A niente. E infatti è li che guarda e si dilania. Intanto, mentre questi ce la imbastiscono col gioco delle tre carte, la crisi continuiamo a pagarla noi se è vero, come è vero, che nel 2010 in Italia ci saranno 1 milione e centomila disoccupati in più rispetto al 2007 (10.5%) con salari che hanno un potere d’acquisto inferiore del 26.5% rispetto alla media dei paesi industrializzati. L’unico posto fisso, se continua così, rischia di rimanere quello di questi parassiti.