Dai Nar ai Nas… la parabola dei fascisti gluten free
E niente, non si fa in tempo a finire di prenderli per il culo per una cosa, che i camerati svastici ne combinano subito un’altra delle loro: ieri, come in un film dei fratelli Vanzina, è stata la volta della truffa ai danni delle Asl. Il leader romano di FN è stato infatti arrestato per aver indebitamente riscosso 1 milione e 300mila euro di rimborsi destinati all’acquisto di alimenti per celiaci (leggi) attraverso la falsificazione e la manipolazione “approssimativa” (sic) dei ticket che lo stato eroga ai malati di celiachia. “Si trattava – scrive il Gip – di buoni presentati in fotocopia, con lo stesso codice a barre e con modifiche eseguite a penna in corrispondenza di alcuni campi”. Insomma, un lavoro degno di Totò e Peppino ne “La banda dei falsari”, e del resto sono anni che provano a speculare sulle intolleranze. Almeno però, in questo modo, è stato sciolto il dubbio di chi si chiedeva come fosse stato possibile che lo stesso Castellino, fermato qualche tempo fa con un etto di cocaina sotto il sellino dello scooter (leggi), fosse stato poi immediatamente rilasciato dal giudice: evidentemente non era droga, era farina senza glutine! Certo ne è passata di acqua sotto i ponti da quando i fascisti per finanziarsi si dilettavano nel “salto del bancone”, ora i banconi li costruiscono, ci si mettono dietro e poi fanno le truffe. Sono passati dai Nar ai Nas… sono i fascisti gluten free.