Finalmente vinta la partita col neofascismo
Settantadue anni dopo, il fascismo viene debellato nel nostro paese grazie al compagno Emanuele Fiano, militante del Cln Alta Italia, residente a Milano, già parlamentare del Partito comunista democratico italiano. Non fatevi fregare dalle leggi di regime firmate Scelba (1952) e Mancino (1993), che apparentemente dicono le stesse cose della proposta di legge democratica: questo è il vero ddl antifascista che spezzerà le reni alle statuette del duce esposte nelle bancarelle delle migliori sagre paesane di questo torrido luglio. L’unico strumento di lotta e di governo capace di stroncare il cancro degli stabilimenti fascisti, in questi giorni meritoriamente all’ordine del giorno di Repubblica, Pd e Digos. Per anni abituati all’idea che il fascismo si combattesse politicamente e socialmente, non ci siamo accorti che bastava il ddl del compagno e militante rivoluzionario Fiano, in grado peraltro di smascherare la nuova veste assunta dal disciolto Partito nazionale fascista, quella del Movimento 5 Stelle, vera e propria ridotta della Wermacht. Ignobili i tentativi dell’estremismo massimalista di legare le recenti posizioni (ah no, erano queste) del Partito comunista democratico all’azione antifascista di Fiano e dei compagni combattenti Amato e Zampa. Indegno anche lo sforzo di minimizzare la portata del ddl con subdole e cavillose argomentazioni, quali ad esempio l’odierna manifestazione di Forza nuova a Tor Bella Monaca che vedrà isolati gruppetti di veteroantifascisti opporsi alla sana dialettica democratica. Il classico scontro tra opposti estremismi, in attesa del doveroso ddl contro l’estremismo comunista, a questo punto inevitabile conclusione del riassetto antifascista promosso dal partigiano Fiano e guidato dal comandante Renzi. Adelante compañeros, hasta la victoria siempre!