Insieme a chi resiste, dalle metropoli alla val di Susa
Lo scorso 17 novembre la Procura di Torino ha nuovamente calcato la mano contro il movimento No Tav, approfittando dell’ultima udienza dell’appello del maxiprocesso, che nel primo grado di giudizio aveva visto comminati oltre 140 anni di reclusione per 47 dei 53 imputati e un centinaio di migliaia di euro di risarcimenti vari. 84 anni di pena per provare a cancellare nella memoria collettiva le giornate del 27 giugno e del 3 luglio del 2011, quando migliaia di persone assediarono il cantiere TAV con la determinazione e la coscienza politica di chi è schierato dalla parte giusta della barricata. Circa un anno fa, in un articolo dove raccontavamo la passeggiata in Valle nel decennale di Venaus, parlavamo dell’ennesima prova di maturità «di un movimento organizzato e radicato nel tessuto sociale, che negli anni è diventato elemento di coesione e si è elevato da territoriale a nazionale», capace di non farsi «abbattere neanche dalla repressione e dai momenti di minore mobilitazione». È una valutazione che non possiamo non replicare anche oggi, quando intorno alle condanne arrivate in appello il moto solidale corso da nord a sud nella penisola ha dato prova della ragione politica che anima la lotta del movimento.
A sostegno di queste ragioni e di questa lotta, domani a Roma si terrà (presso l’ex Cinema Palazzo di San Lorenzo) una serata organizzata da Magno bevo e lotto contro sto treno, un coordinamento romano di imputati No Tav e solidali che si misurano attivamente nella lotta contro l’Alta Velocità attraverso un’opera controinformativa, oltre alla mobilitazione continua e la raccolta fondi per le spese legali degli imputati del movimento. I proventi raccolti domani andranno naturalmente a sostenere la cassa di resistenza del movimento e nel nostro piccolo, oltre a partecipare e invitare a farlo, condividiamo di seguito il programma della bella serata organizzata. Ci vediamo giovedì!
Liberi tutti e libere tutte! Lunga vita ai ribelli No Tav!