il cor(ro)sivo della Militant
Ieri pomeriggio Renzi e il PD avevano organizzato a Piazza del Popolo la manifestazione nazionale per il Si al Referenzum, e il risultato è quello che vedete sopra: quasi metà della piazza occupata dagli stand (messi strategicamente per rimpicciolirla); un altro quarto di piazza occupata dal megapalco e 15-20mila pdioti (a tenersi larghi) a fare la claque al capo (vedere per credere).
Complessivamente meno partecipanti di quanti eravamo noi in piazza sabato scorso per il No sociale. E questo dato dovrebbe bastare da solo a restituire il senso della riuscita del corteo del 22 ottobre. Ma c’è un altro elemento che spesso sottovalutiamo quando riflettiamo delle nostre mobilitazioni nazionali, e sono i costi che individualmente e collettivamente dobbiamo sopportare per manifestare e che innegabilmente rappresentano un ostacolo spesso insormontabile alla partecipazione. Per non parlare poi della giornata di salario persa con lo sciopero. Ecco, invece ieri per mobilitare gratuitamente i propri sostenitori e convincerli a venire a Roma il PD ha speso oltre 1 milione di euro… in cifre forse si capisce meglio, 1.000.000 di euro. Praticamente ogni figurante all’esibizione renziana è costato almeno 50 euro. Questo mentre i due giorni del No sociale sono costati si e no 50 centesimi a manifestante… Un elemento in più su cui farsi due conti, economici e soprattutto politici, rispetto allo sciopero del 21 e al corteo del 22.