La polizia come lavoro stagionale: gli incredibili dati sull’assenteismo dei “nostri eroi”
Secondo quanto riporta Il Messaggero di domenica 10 maggio – certamente non un organo pregiudizialmente avverso agli interessi delle “nostre” forze dell’ordine – il duro mestiere del poliziotto è paragonabile ad un lavoro stagionale, pagato però come lavoro a tempo indeterminato, senza contare le raffiche di indennità e privilegi che contraddistinguono i corpi di polizia di ogni latitudine. Frutto del piagnisteo continuato, di una lamentosità oltre ogni limite e decenza, con la complicità di tutti gli organi mediatici, ed ecco i dati davvero fuori dal comune: tra uomini e donne i poliziotti si assentano in media 63 giorni l’anno; se a questi sommiamo i 45 giorni di ferie, le domeniche (52 giorni), più un altro giorno libero a settimana o di permesso (altri 52 giorni), ecco che arriviamo alla davvero impressionante cifra di 212 giorni l’anno di assenza dal lavoro. In pratica, sono più i giorni che fanno a casa di quelli che lavorano, solo che, a differenza di chi è costretto forzatamente al part-time o alla stagionalità, questi vengono lautamente pagati anche quando non lavorano. Lamentarsi paga sempre. Soprattutto se hai la divisa.