Flatulenze imperialiste
Incerto se impelagarsi o meno in un’altra avventura bellica mentre è ancora impantanato in Iraq e Afghanistan, il “democratico” e “liberale” qualche mese addietro Obama aveva fissato la sua red line per un ipotetico intervento militare in Siria: l’uso delle armi chimiche da parte del “criminale regime” di Assad. Compreso quindi quale potesse essere il casus belli in grado di modificare lo stallo in cui versa il conflitto siriano gli “insorti” hanno così cominciato a denunciare a ogni piè sospinto l’uso del Sarin da parte dell’esercito regolare tanto che, sull’onda emotiva suscitata dall’ennesima atrocità attribuita al “regime” di Damasco, l’ONU ha istituito una commissione di inchiesta ad hoc formata da 15 esperti. Ma come recita un detto popolare il diavolo (o l’imperialismo, fate voi) fa le pentole ma non i coperchi. Difatti, suscitando più di qualche imbarazzo ieri Carla del Ponte, membro della suddetta commissione nonchè ex procuratrice del Tribunale penale internazionale per i crimini nell’ex Jugoslavia, ha così dichiarato alla Radio svizzera italiana: le nostre inchieste dovranno essere ulteriormente approfondite, verificate ed accertate attraverso nuove testimonianze. Per quanto abbiamo potuto stabilire, al momento sono solo gli oppositori ad aver usato il Sarin. E mo’ che fate, bombardate i ribelli?