Borroka da bide bakarra!
Riportiamo l’articolo de Un Caso Basco a Roma sull’operazione che ieri mattina ha condotto gli agenti della Guardia Civil spagnola negli uffici dell’associazione Herrira, in molte abitazioni, città e località minori dei Paesi Baschi. Il bilancio parla di 18 arresti, tutti motivati da capi di imputazioni assurdi e gravi come “incitazione al terrorismo”, “banda armata” e “finanziamento di banda armata”.
Libertà per i compagni e le compagne coinvolti in quest’ennesima pantomima dell’apparato repressivo di Madrid; libertà per i prigionieri politici baschi!
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Questa mattina in Euskal Herria una grossa operazione repressiva ha portato all’arresto di 18 persone appartenenti a Herrira, l’organizzazione per la liberazione delle prigioniere e dei prigionieri politici baschi.
Centinaia di agenti della Guardia Civil spagnola hanno fatto irruzione negli uffici di Herrira ad Hernani, Bilbao, Iruñea, Gasteiz e in alcune abitazioni.
Le accuse mosse contro i compagni e le compagne sono per ‘incitamento al terrorismo’, ‘appartenenza a banda armata’ e finanziamento di ‘banda armata’. Più semplicemente fanno riferimento all’organizzazione degli ongi etorri, atti politici che festeggiano il ritorno a casa de* prigionier* che hanno finito di scontare la pena ed escono dal carcere.
Contestualmente l’Audiencia Nacional ha ordinato la chiusura di tutte le sedi di Herrira, dei siti internet,FB e Twitter e dei suoi conti correnti bancari.
La spagna è solita procedere con operazioni del genere, troppo spesso ha messo fuori legge giornali, radio, partiti, associazioni e collettivi giovanili. Sono ancora in corso processi giudiziari con accuse simili a quelle di oggi per appartenenza a quelle strutture.
Mentre Eta cessa definitivamente l’attività armata, e la sinistra indipendentista ha aperto un processo democratico di trasformazione interna, per la spagna il tempo sembra non passare.
Herrira non è una piccola struttura militante, ma una delle organizzazioni più larghe e rappresentative dell’intero Paese Basco. Attraverso un discorso pubblico, da anni, porta avanti campagne per il rimpatrio delle prigioniere e dei prigionieri politici baschi. Nei mesi passati anche il nostro comitato ha collaborato con Herrira, organizzando a Roma e a Teramo delle iniziative con uno dei loro portavoce, Josean Fernandez.
Josean è trai 18 arrestati di oggi; specialmente a lui, che abbiamo incontrato e conosciuto, va il nostro abbraccio solidale con l’auspicio di ritrovarlo presto libero, nelle strade e nelle lotte.
Fin da ora si stanno tenendo mobilitazioni in diverse città per manifestare ancora una volta l’infame politica spagnola volta a frammentare la lotta della popolazione basca, attraverso repressione, tortura, leggi speciali e complicità internazionali.
Ci uniamo alla rabbia dei compagni e delle compagne basche, complici e solidali con con gli arrestati e le arrestate, per la liberazione di tutt* i prigionieri e le prigionere politiche basche.