Libero: non abbiamo parole! Anzi una ce l’abbiamo…
Questa notizia ci arriva di rimbalzo perchè, lo confessiamo, non compriamo mai Libero, nè tantomeno lo leggiamo. Per quanto ci riguarda il giornale diretto da Belpietro non merita nemmeno di finire nella gabbietta degli uccellini, a raccogliere la merda di qualche pappagallo, figuratevi quindi se ci spenderemmo dei soldi. Fatto sta che da sabato scorso tra le firme di questo “bel” quotidiano spicca quella di Franco Freda. E non si tratta di un omonimo, ma dello stesso Freda che il 12 dicembre del 1969 organizzò, per conto dello Stato di cui era ed è servo, la strage di Piazza Fontana. Lo stesso Freda che grazie a insabbiamenti e depistaggi riusci a farla franca insieme a tutti i suo i camerati di Ordine Nuovo. Sappiamo bene che nella società del consumo e dello spettacolo far parlare di sé porta profitto, ma non credevamo si potesse arrivare addirittura a pescare nel pozzo nero dei liquami della storia.