Il cor(ro)sivo della Militant

Il cor(ro)sivo della Militant

Ieri la Camera dei deputati ha espresso parere favorevole di fronte alla richiesta d’arresto per Alfonso Papa. Pur non provando alcuna pena per l’esponete del PDL per quel che ci riguarda non ci uniremo alla salve di evviva che invece sentiamo provenire da alcuni ambienti di sinistra. Semplicemente crediamo che ci sia poco da festeggiare quando qualcuno finisce in carcere e forse è vero, come recita un detto romano, che chi giosce pe’ ‘n carcerato è ‘n infame dichiarato. Detto questo però confessiamo d’essere rimasti un po’ allibiti nel sentire Papa autodefinirsi come un prigioniero politico. E no, questo no. Le parole hanno un peso e a volte basta invertirle per cambiarne completamente il senso. Caro Alfonso Papa tu non sei affatto un prigioniero politico, ma, al massimo, un politico prigioniero. Scusaci la pignoleria, ma dietro questa piccola  posposizione c’è l’enorme differenza che passa tra chi lotta e chi ruba.