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Stando a quanto riporta il Corriere della Sera (leggi) questa mattina la Digos di Verona ha perquisito le case di 15 compagni nell’ambito di un’indagine sui disordini (che hanno visto solo loro) scoppiati durante il corteo del 17 maggio 2008. E’ evidente che un provvedimento del genere, ad oltre un anno dall’accaduto, non possa che avere una finalità intimidatoria. E questo perchè anche il più sprovveduto degli inquisitori sa bene che solo un imbecille si terrebbe un eventuale corpo del reato in casa per un lasso di tempo così lungo. Del resto, chist’è ‘o paese d’o sole, d’o mandolino, d’o presidente mignottaro idolatrato e degli antifascisti perseguitati.
SOLIDARIETA’ AI/ALLE COMPAGN*