a Maurizio Azzara
diceva sempre “non soffocare mai quella parte che vive, naturalmente libera e selvaggia, in ognuno di noi”
E’ morto Maurizio Azzara, l’uomo vestito di verde che si aggirava per le strade di Garbatella e del mondo con la macchina fotografica al collo, per cercare la Vita, l’abbraccio collettivo, la vera Fratellanza tra compagni
saluteremo la sua arruffata barba oggi (venerdì 14) alle 16,30 alla Sala del Commiato (?) a Roma al Cimitero di Prima porta
mi piacerebbe che lì ciascuno di noi, anche chi non parla mai, anche i ciechi e gli sdentati, lasciassero uscire quella parte libera e selvaggia per parlare di sé, di maurizio, dei compagni tutti
ci incontriamo alle 16,30 a Prima Porta (perché è l’unico cimitero in cui è possibile la cremazione)
saluti a pugno chiuso
Cristina, una compagna