Achtung Banditen 2015, zona infestata da partigiani
Perché essere antifascisti? Oggi a 70 anni da quel lontano 25 aprile del ’45 la domanda sembrerebbe pertinente. Potremmo rispondere cavandocela con il richiamo ai partigiani, alla guerra di liberazione. Oppure potremmo parlare delle stragi degli anni 70, delle bombe nelle piazze e nelle stazioni, dei compagni assassinati sotto casa. Sicuramente è anche per questo che siamo antifascisti, ma la memoria non è la sola né può essere l’unica ragione per spiegare una scelta di campo netta e irreversibile. L’antifascismo però non è ricordo, liturgia o vuota retorica, è soprattutto lotta perché i fascisti, proprio come le guardie, i magistrati o gli altri apparati dello Stato non sono altro che uno strumento utilizzato dalla classe dominante che nei quartieri e nelle curve si atteggiano a ribelli, ma che nei momenti decisivi ritrovi sempre dalla parte del potere costituito. Dall’altra parte della barricata. In un momento storico come questo, in assenza di un movimento anticapitalista forte capace di sfidare la crisi e i diktat dell’Unione Europea, il fascismo e la sua demagogia in tutta Europa strisciano anche nei quartieri delle masse popolari arrivando a contendere apertamente quello che una volta sarebbe stato il nostro blocco sociale di riferimento. Diventa così necessario tornare ad essere presenti là dove sta la nostra classe e riprendersi agibilità, egemonia, spazio politico.
Perché un festival? L’idea dell’antifastival, ormai alla sua terza edizione, nasce da una duplice necessità. La prima è che, soprattutto all’interno di questa nuova fase repressiva, le spese legali si fanno sempre più ingenti sia per pagare il lavoro dei nostri avvocati sia per fare fronte alle continue ammende che ci vengono richieste nella nostra attività politica. Da buoni atei non abbiamo santi in paradiso, ce lo siamo scelto. I nostri, già bassi, salari a malapena riescono a farci arrivare alla fine del mese e continuando di questo passo la semplice militanza e attività politica rischia di diventare un privilegio di pochi. Ovviamente questo non ci ferma e continueremo a fare politica come l’abbiamo sempre fatta, ma se è vero che la lotta paga è altrettanto vero che la lotta si paga e bisogna attrezzarsi di conseguenza. La seconda necessità è quella di ricostruire un immaginario antifascista condiviso. Se il movimento di classe arranca e soffre tra le pieghe della società e delle sue trasformazioni, un’altra delle cose importanti da fare ci sembra essere quella di capire perché sia scomparso dal nostro orizzonte politico un immaginario capace di tenerci uniti nonostante le mille piccole differenze che contraddistinguono le formazioni politiche della sinistra rivoluzionaria. Come fare per ritrovarlo, per coltivare ancora una visione comune delle cose, dei nostri obiettivi. Come ridarci degli obiettivi di lungo periodo che ci consentano anche una più sensata interpretazione di tutto ciò che succede sotto il cielo della politica, e che evidentemente non abbiamo più gli strumenti per capire. In questo campo la musica ribelle, come la letteratura, l’immagine o l’approfondimento teorico, può dare un contributo fondamentale.
Roma, zona infestata da partigiani.
Di seguito il programma dei due giorni di Antifastival:
ACHTUNG BANDITEN ANTIFASTIVAL
zona infestata da partigiani
PROGRAMMA
Location: Università La Sapienza
Entrata a sottoscrizione libera. Si tratta di un benefit.Tutti gli introiti del festival saranno utilizzati per le spese legali degli antifascisti militanti
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23 APRILE
Ore 16 (zona Cappella universitaria/Lucernario)
Dimostrazione di boxe popolare e taekwondo delle palestre popolari. Saranno presenti la palestra popolare di Degage, della Snia, di Colle Salario, di San Lorenzo e La Popolare di Acrobax. Portatevi la tuta e le scarpe da ginnastica!
Ore 18 (zona Cappella universitaria/Lucernario)
Incontro su “destre nella crisi economica europea” con Action Antifasciste Paris-Banlieue (Francia), Radikale Linke Berlin (Germania), Dimitri Deliolanes (Grecia, autore del libro Alba Dorata), antifascisti Ucraini
Ore 20 (zona Cappella universitaria/Lucernario)
Cena popolare
Ore 22 (zona Cappella universitaria/Lucernario)
Concerto punk/rock con: KLAXON, GLI ULTIMI, I.D.P., MALASUERTE FI-SUD
Da l’una di notte in poi
Dj set ROMA TRASH ALL STARS + El Pinche Perro
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24 APRILE
Ore 18 (zona facoltà di Fisica)
Incontro e dibattito pubblico tra le realtà organizzate su “territori e nuovi fascismi”
Ore 18 (zona facoltà di Fisica)
Murales e aperitivo dj set
Ore 20 (zona facoltà di Fisica)
Cena popolare e arrivo della CRITICAL MASS
Ore 22 (zona rettorato)
Concerto Hip Hop con: WELCOME2THEJUNGLE – DANNO/DJ CEFFO/CANNASUOMO – LABORATORIO HIP HOP METICCIO STAY REAL – SERPE IN SENO – PUGNI IN TASCA
Da l’una di notte in poi
DJ SET GIGI OUTTA BARACCA + All Night Long Dj Set Kabobo Family Funky Disco Soul
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per tutta la durata del festival in funzione 2 bar/ punti ristoro/infoshop/
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Verso il 25 Aprile, partenza del corteo: via della stazione di Tor Sapienza