capitale / lavoro
privatizzare i profitti, socializzare le perdite…
Ieri alcuni giornali francesi hanno fatto trapelare la notizia che Sarkozy starebbe pensando ad una ricapitalizzazione pubblica per togliere d’impaccio diverse banche transalpine. Se fosse vero si tratterebbe dell’ennesimo flusso di denaro pubblico dirottato verso le tasche dei padroni e a cui corrisponderebbe un flusso inverso del debito: dal privato al pubblico.
Un po’ di chiarezza e qualche speranza autunnale
Qualcuno, in questi giorni, ci domandava perché non avevamo scritto niente sullo sciopero, non avevamo commentato le ultime cadute borsistiche, oppure non avevamo ancora analizzato la finanziaria che sta per essere approvata anche alla Camera. Qualcun altro, invece, ci chiedeva dove stavamo il giorno dello sciopero: perché, dopo tanto tempo speso a reclamare una […]
Nell’Italia della crisi, dove a scioperare sono solo i calciatori…
Ok, è un po’ demagogico come titolo, ma ci può stare. Ci stanno anche tutte le critiche del caso ai riot inglesi, fatti di sottoproletariato senza speranze e soprattutto senza visione politica. Ma nell’Europa del 2011, fatta di capitalismo globalizzato, assenza di alternative politiche, insofferenza diffusa verso ogni tipo “casta” più o meno reale, […]
Il conflitto sociale, l’unica chance che ha il capitale di sopravvivere
Come andiamo dicendo ormai da anni, questa crisi – a nostro modo di vedere – nasce da una lenta ma inesorabile perdita di diritti e potere d’acquisto dei lavoratori occidentali. Una crisi che non inizia nel 2008, o nel 2007, ma parte da molto più lontano, e solo l’assuefazione finanziaria e debitoria ha reso […]
Ripartire dopo lo sciopero
La giornata di mobilitazione promossa dalla CGIL ha riscontrato un notevole successo, inutile negarlo; un successo al quale si deve guardare con un certo favore, non tanto per lo scacco al PD che la Camusso ha abilmente costruito con una mossa a sorpresa (la convocazione dello sciopero ad inizio settembre, l’incuranza del tentativo di […]
Default, la sospensione della democrazia e le ragioni dei mercati
L’Italia, non da oggi, è di fatto commissariata dalla BCE, sperando che non arrivi il turno del Fondo Monetario Internazionale. La politica in quanto tale non conta più nulla, ogni decisione economica (cioè le uniche decisioni che dettano l’indirizzo di un governo e marcano le differenze fra destra e sinistra) vengono prese direttamente dalla sede […]
Breve storiella del debito pubblico
Come sappiamo già da mesi, alcuni paesi europei sono stati privati del loro potere politico di indirizzo economico, e sostituiti da strutture europee economico-finanziarie quali la Banca Centrale Europea, il famigerato Fondo Salva Stati (variante europea del Fondo Monetario Internazionale), nonché dalla stessa Unione Europea e dalla Banca Centrale Tedesca. Di fatto, parlare di […]
Oggi come ieri: Organizzazione Contro il Padrone
È finita l’estate, per fortuna. In attesa che le avanguardie sindacali e politiche organizzassero negli anni alle nostre spalle l’autunno caldo ci sono venuti i capelli bianchi. Adesso però qualcosa sta cambiando: l’orgoglio operaio accetta sempre meno la delega. Aumentano le assemblee autoconvocate, in giro per il Paese. Ieri siamo stati, insieme a numerosi compagni […]
Riflessioni sugli indignados di tutta Europa/Parte seconda
Le proteste contro i partiti e il ruolo dei social network Una delle cose che accomuna effettivamente le manifestazioni di questi mesi è il rifiuto di un certo tipo di politica, nonché il netto rigetto dell’organizzazione partitica quale strumento per governare la democrazia. Insomma, non solo la politica non è vista più di […]
capitale / lavoro
privatizzare i profitti, socializzare le perdite…
Ieri alcuni giornali francesi hanno fatto trapelare la notizia che Sarkozy starebbe pensando ad una ricapitalizzazione pubblica per togliere d’impaccio diverse banche transalpine. Se fosse vero si tratterebbe dell’ennesimo flusso di denaro pubblico dirottato verso le tasche dei padroni e a cui corrisponderebbe un flusso inverso del debito: dal privato al pubblico.
Il conflitto sociale, l’unica chance che ha il capitale di sopravvivere
Come andiamo dicendo ormai da anni, questa crisi – a nostro modo di vedere – nasce da una lenta ma inesorabile perdita di diritti e potere d’acquisto dei lavoratori occidentali. Una crisi che non inizia nel 2008, o nel 2007, ma parte da molto più lontano, e solo l’assuefazione finanziaria e debitoria ha reso […]
Breve storiella del debito pubblico
Come sappiamo già da mesi, alcuni paesi europei sono stati privati del loro potere politico di indirizzo economico, e sostituiti da strutture europee economico-finanziarie quali la Banca Centrale Europea, il famigerato Fondo Salva Stati (variante europea del Fondo Monetario Internazionale), nonché dalla stessa Unione Europea e dalla Banca Centrale Tedesca. Di fatto, parlare di […]
Un po’ di chiarezza e qualche speranza autunnale
Qualcuno, in questi giorni, ci domandava perché non avevamo scritto niente sullo sciopero, non avevamo commentato le ultime cadute borsistiche, oppure non avevamo ancora analizzato la finanziaria che sta per essere approvata anche alla Camera. Qualcun altro, invece, ci chiedeva dove stavamo il giorno dello sciopero: perché, dopo tanto tempo speso a reclamare una […]
Ripartire dopo lo sciopero
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Oggi come ieri: Organizzazione Contro il Padrone
È finita l’estate, per fortuna. In attesa che le avanguardie sindacali e politiche organizzassero negli anni alle nostre spalle l’autunno caldo ci sono venuti i capelli bianchi. Adesso però qualcosa sta cambiando: l’orgoglio operaio accetta sempre meno la delega. Aumentano le assemblee autoconvocate, in giro per il Paese. Ieri siamo stati, insieme a numerosi compagni […]
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Ok, è un po’ demagogico come titolo, ma ci può stare. Ci stanno anche tutte le critiche del caso ai riot inglesi, fatti di sottoproletariato senza speranze e soprattutto senza visione politica. Ma nell’Europa del 2011, fatta di capitalismo globalizzato, assenza di alternative politiche, insofferenza diffusa verso ogni tipo “casta” più o meno reale, […]
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L’Italia, non da oggi, è di fatto commissariata dalla BCE, sperando che non arrivi il turno del Fondo Monetario Internazionale. La politica in quanto tale non conta più nulla, ogni decisione economica (cioè le uniche decisioni che dettano l’indirizzo di un governo e marcano le differenze fra destra e sinistra) vengono prese direttamente dalla sede […]
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