internazionalismo
alzamiento, revuelta… insurecciòn popular
di Tito Pulsinelli da selvas.org I militari hanno occupato l’area attorno all’ambasciata del Brasile dove si trova il Presidente Zelaya. Hanno sloggiato le case adiacenti ed hanno piazzato sui tetti cecchini con il volto coperto.
da qui che parte ogni nuova via
tratto da giannimina-latinoamerica.it Che piaccia o no, il megaconcerto di ieri, 20 settembre, nella Plaza de la Revolución all’Avana, è stato un vero successo:
que viva chavez
Qualche ora fa, curiosando in rete, ci siamo imbattutti in un articoletto sulla visita di Chavez a Venezia scritto a quattro mani da Gianfranco Bettin e Beppe Caccia il 9 settembre per globalproject.info. Lo riproponiamo di seguito e per intero prima di commentarlo (le sottolineature sono nostre).
Micheletti hombre de mierda
La situazione a Tegucigalpa sta precipitando. La polizia ha ripetutamente caricato i manifestanti riuniti intorno all’ambasciata del Brasile per festeggiare il rientro in patria di Manuel Zelaya, il legittimo presidente dell’Honduras deposto con un golpe 86 giorni fa. Secondo alcuni organi di informazione ci sarebbero gia alcune vittime e la vita stessa del presidente honduregno […]
un concetto “elementare” che sfugge ai più
Questa mattina la dirigente della scuola materna ed elementare Iqbal Masih si è rifiutata di far osservare ai propri bambini il minuto di silenzio per i militari morti a Kabul; preservandoli così dalla strumentalizzazione patriottarda di chi, in fondo in fondo, guarda ancora con nostalgia ai bei tempi dei balilla chiamati in piazza a salutare […]
Hasta el final, Comandante.
Ieri notte si è spento uno dei pilastri della rivoluzione cubana, il comandante Juan Almeida Bosque, un combattente la cui vita rappresenta un paradigma della determinazione e della forza di un intero popolo. Valga per tutti un aneddoto. Subito dopo lo sbarco del Granma, quando gran parte degli 82 componenti della spedizione era gia stata […]
Dov’è Zelaya? a Tegucigalpa.
Ieri il legittimo presidente dell’Honduras, Manuel Zelaya, è finalmente rientrato a Tegucigalpa stabilendosi nella sede dell’ambasciata brasiliana. Migliaia di sostenitori e militanti in festa hanno immediatamente riempito le strade limitrofe mentre il dittatore di Bergamo alta, Micheletti, continuava a negare l’evidenza e a sostenere che il presidente si trovasse in un hotel a Managua (Nicaragua).
basta ipocrisia
Non sono eroi, al massimo vittime e forse neanche quello. La melassa retorica di cui ci stanno impiastricciando i media da quando è arrivata la notizia dell’attentato di Kabul è francamente insopportabile, e ipocrita, come i commenti dei politici.
SOVVERSIVI
Questa mattina Repubblica pubblicava un articolo (purtroppo solo cartaceo) sulle abnormi condanne comminate ai compagni arrestati il 12 febbraio 2007.
internazionalismo
alzamiento, revuelta… insurecciòn popular
di Tito Pulsinelli da selvas.org I militari hanno occupato l’area attorno all’ambasciata del Brasile dove si trova il Presidente Zelaya. Hanno sloggiato le case adiacenti ed hanno piazzato sui tetti cecchini con il volto coperto.
Micheletti hombre de mierda
La situazione a Tegucigalpa sta precipitando. La polizia ha ripetutamente caricato i manifestanti riuniti intorno all’ambasciata del Brasile per festeggiare il rientro in patria di Manuel Zelaya, il legittimo presidente dell’Honduras deposto con un golpe 86 giorni fa. Secondo alcuni organi di informazione ci sarebbero gia alcune vittime e la vita stessa del presidente honduregno […]
Dov’è Zelaya? a Tegucigalpa.
Ieri il legittimo presidente dell’Honduras, Manuel Zelaya, è finalmente rientrato a Tegucigalpa stabilendosi nella sede dell’ambasciata brasiliana. Migliaia di sostenitori e militanti in festa hanno immediatamente riempito le strade limitrofe mentre il dittatore di Bergamo alta, Micheletti, continuava a negare l’evidenza e a sostenere che il presidente si trovasse in un hotel a Managua (Nicaragua).
da qui che parte ogni nuova via
tratto da giannimina-latinoamerica.it Che piaccia o no, il megaconcerto di ieri, 20 settembre, nella Plaza de la Revolución all’Avana, è stato un vero successo:
un concetto “elementare” che sfugge ai più
Questa mattina la dirigente della scuola materna ed elementare Iqbal Masih si è rifiutata di far osservare ai propri bambini il minuto di silenzio per i militari morti a Kabul; preservandoli così dalla strumentalizzazione patriottarda di chi, in fondo in fondo, guarda ancora con nostalgia ai bei tempi dei balilla chiamati in piazza a salutare […]
basta ipocrisia
Non sono eroi, al massimo vittime e forse neanche quello. La melassa retorica di cui ci stanno impiastricciando i media da quando è arrivata la notizia dell’attentato di Kabul è francamente insopportabile, e ipocrita, come i commenti dei politici.
que viva chavez
Qualche ora fa, curiosando in rete, ci siamo imbattutti in un articoletto sulla visita di Chavez a Venezia scritto a quattro mani da Gianfranco Bettin e Beppe Caccia il 9 settembre per globalproject.info. Lo riproponiamo di seguito e per intero prima di commentarlo (le sottolineature sono nostre).
Hasta el final, Comandante.
Ieri notte si è spento uno dei pilastri della rivoluzione cubana, il comandante Juan Almeida Bosque, un combattente la cui vita rappresenta un paradigma della determinazione e della forza di un intero popolo. Valga per tutti un aneddoto. Subito dopo lo sbarco del Granma, quando gran parte degli 82 componenti della spedizione era gia stata […]
SOVVERSIVI
Questa mattina Repubblica pubblicava un articolo (purtroppo solo cartaceo) sulle abnormi condanne comminate ai compagni arrestati il 12 febbraio 2007.