internazionalismo

i cinque, il colonialismo culturale e le piante grasse

i cinque, il colonialismo culturale e le piante grasse

25/09/2009

da cdr-roma.org Ieri sera, allo stadio Teneo Borghese di Nettuno, Cuba affrontava gli USA nella semifinale del mondiale di Baseball. Un occasione troppo ghiotta per non cercare di utilizzare quel palcoscenico mediatico allo scopo di raccontare a quante più persone possibili la gigantesca ingiustizia perpetrata dall’amministrazione statunitense ai danni di cinque compagni cubani.

alzamiento, revuelta… insurecciòn popular

alzamiento, revuelta… insurecciòn popular

23/09/2009

di Tito Pulsinelli da selvas.org I militari hanno occupato l’area attorno all’ambasciata del Brasile dove si trova il Presidente Zelaya. Hanno sloggiato le case adiacenti ed hanno piazzato sui tetti cecchini con il volto coperto.

da qui che parte ogni nuova via

da qui che parte ogni nuova via

21/09/2009

tratto da giannimina-latinoamerica.it Che piaccia o no, il megaconcerto di ieri, 20 settembre, nella Plaza de la Revolución all’’Avana, è stato un vero successo:

A Nettuno vincono i 5 cubani!

24/09/2009

Mentre Obama tornava a casa dopo l’expolit messo in scena al Palazzo di Vetro, la nazionale di baseball statunitense si preparava alla difficile semifinale dei Campionati Mondiali che oggi la vedeva contrapposta alla rappresentativa cubana, a due passi dal mare di casa nostra, ovvero alla stadio Teneo Borghese di Nettuno. Non siamo diventati amanti del […]

Micheletti hombre de mierda

Micheletti hombre de mierda

22/09/2009

La situazione a Tegucigalpa sta precipitando. La polizia ha ripetutamente caricato i manifestanti riuniti intorno all’ambasciata del Brasile per festeggiare il rientro in patria di Manuel Zelaya, il legittimo presidente dell’Honduras deposto con un golpe 86 giorni fa. Secondo alcuni organi di informazione ci sarebbero gia alcune vittime e la vita stessa del presidente honduregno […]

un concetto “elementare” che sfugge ai più

21/09/2009

Questa mattina la dirigente della scuola materna ed elementare Iqbal Masih si è rifiutata di far osservare ai propri bambini il minuto di silenzio per i militari morti a Kabul; preservandoli così dalla strumentalizzazione patriottarda di chi, in fondo in fondo, guarda ancora con nostalgia ai bei tempi dei balilla chiamati in piazza a salutare […]

en pie de lucha!

24/09/2009

di Tito Pulsinelli da selvas.org I gorilla di Tegucigalpa hanno flessibilizzato il coprifuoco, concedendo cinque o sei ore di tregua affinchè la popolazione possa svolgere “normalmente” le attività quoridiane.

Dov’è Zelaya? a Tegucigalpa.

22/09/2009

Ieri il legittimo presidente dell’Honduras, Manuel Zelaya, è finalmente rientrato a Tegucigalpa stabilendosi nella sede dell’ambasciata brasiliana. Migliaia di sostenitori e militanti in festa hanno immediatamente riempito le strade limitrofe mentre il dittatore di Bergamo alta, Micheletti, continuava a negare l’evidenza e a sostenere che il presidente si trovasse in un hotel a Managua (Nicaragua).

basta ipocrisia

basta ipocrisia

18/09/2009

Non sono eroi, al massimo vittime e forse neanche quello. La melassa retorica di cui ci stanno impiastricciando i media da quando è arrivata la notizia dell’attentato di Kabul è francamente insopportabile, e ipocrita, come i commenti dei politici.

internazionalismo

i cinque, il colonialismo culturale e le piante grasse

i cinque, il colonialismo culturale e le piante grasse

25/09/2009

da cdr-roma.org Ieri sera, allo stadio Teneo Borghese di Nettuno, Cuba affrontava gli USA nella semifinale del mondiale di Baseball. Un occasione troppo ghiotta per non cercare di utilizzare quel palcoscenico mediatico allo scopo di raccontare a quante più persone possibili la gigantesca ingiustizia perpetrata dall’amministrazione statunitense ai danni di cinque compagni cubani.

A Nettuno vincono i 5 cubani!

24/09/2009

Mentre Obama tornava a casa dopo l’expolit messo in scena al Palazzo di Vetro, la nazionale di baseball statunitense si preparava alla difficile semifinale dei Campionati Mondiali che oggi la vedeva contrapposta alla rappresentativa cubana, a due passi dal mare di casa nostra, ovvero alla stadio Teneo Borghese di Nettuno. Non siamo diventati amanti del […]

en pie de lucha!

24/09/2009

di Tito Pulsinelli da selvas.org I gorilla di Tegucigalpa hanno flessibilizzato il coprifuoco, concedendo cinque o sei ore di tregua affinchè la popolazione possa svolgere “normalmente” le attività quoridiane.

alzamiento, revuelta… insurecciòn popular

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23/09/2009

di Tito Pulsinelli da selvas.org I militari hanno occupato l’area attorno all’ambasciata del Brasile dove si trova il Presidente Zelaya. Hanno sloggiato le case adiacenti ed hanno piazzato sui tetti cecchini con il volto coperto.

Micheletti hombre de mierda

Micheletti hombre de mierda

22/09/2009

La situazione a Tegucigalpa sta precipitando. La polizia ha ripetutamente caricato i manifestanti riuniti intorno all’ambasciata del Brasile per festeggiare il rientro in patria di Manuel Zelaya, il legittimo presidente dell’Honduras deposto con un golpe 86 giorni fa. Secondo alcuni organi di informazione ci sarebbero gia alcune vittime e la vita stessa del presidente honduregno […]

Dov’è Zelaya? a Tegucigalpa.

22/09/2009

Ieri il legittimo presidente dell’Honduras, Manuel Zelaya, è finalmente rientrato a Tegucigalpa stabilendosi nella sede dell’ambasciata brasiliana. Migliaia di sostenitori e militanti in festa hanno immediatamente riempito le strade limitrofe mentre il dittatore di Bergamo alta, Micheletti, continuava a negare l’evidenza e a sostenere che il presidente si trovasse in un hotel a Managua (Nicaragua).

da qui che parte ogni nuova via

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21/09/2009

tratto da giannimina-latinoamerica.it Che piaccia o no, il megaconcerto di ieri, 20 settembre, nella Plaza de la Revolución all’’Avana, è stato un vero successo:

un concetto “elementare” che sfugge ai più

21/09/2009

Questa mattina la dirigente della scuola materna ed elementare Iqbal Masih si è rifiutata di far osservare ai propri bambini il minuto di silenzio per i militari morti a Kabul; preservandoli così dalla strumentalizzazione patriottarda di chi, in fondo in fondo, guarda ancora con nostalgia ai bei tempi dei balilla chiamati in piazza a salutare […]

basta ipocrisia

basta ipocrisia

18/09/2009

Non sono eroi, al massimo vittime e forse neanche quello. La melassa retorica di cui ci stanno impiastricciando i media da quando è arrivata la notizia dell’attentato di Kabul è francamente insopportabile, e ipocrita, come i commenti dei politici.