Cercate i complici? Eccoli.
In questi giorni abbiamo volutamente evitato di commentare la strage di Firenze, ogni frase che provavamo a buttare giù finiva col suonarci fastidiosamente retorica e poi comunque non avremmo aggiunto nulla a quanto già scritto anche efficacemente altrove. Così non ci siamo neanche accodati al coro di chi adesso chiede che Casapound venga messa fuori legge, e questo per due semplici ragioni. La prima è che aspettarsi che lo Stato sciolga l’organizzazione messa in piedi da Iannone e soci significa non averne capito la natura, i legami e la funzione, oltre che ignorare cosa sia lo Stato, a che cosa serva e quali interessi rappresenti. Per farsi un’idea di quello di cui stiamo parlando basterebbe leggersi il dossier dei rapporti tra Casapound Pistoia e la Questura (leggi). La seconda ragione è che questo è un compito che spetta solo e soltanto al movimento di classe e a cui, piaccia o non piaccia, non si può supplire nè con i proclami velleitari nè con gli appelli su facebook. Leggiamo però, sui giornali di oggi, che si starebbe valutando l’esistenza di eventuali complici “non solo sotto il profilo materiale ma anche in forma di concorso morale, sotto il profilo di eventuale istigazione o agevolazione dei reati stessi” e su questo, se permettete, due parole invece le spendiamo. Perchè di complici morali di Casapound e dunque del suo militante omicida ce ne sono eccome e li conosciamo tutti. Ci riferiamo all’ex Sindaco di Roma, Walter Veltroni, che con spirito bipartisan ha accettato di equiparare l’occupazione dello stabile di Via Napoleone III° con le occupazioni dei movimenti di lotta per la casa avviando l’iter per l’assegnazione del palazzo. Ci riferiamo all’attuale Sindaco Alemanno che, oltre ad assumere nelle municipalizzate diversi di questi signori, ha portato a termine a suon di milioni di euro il percorso iniziato dal suo predecessore. Ci riferiamo a tutti quei deputati, assessori e consiglieri del centrodestra sempre pronti a garantire loro l’accesso privilegiato ai bandi pubblici, a fornirgli copertura istituzionale e a firmare comunicati di solidarietà. Ci riferiamo a quella sinistra radical chic che in questi anni ha trovato tremendamente à la page cinguettare coi fascisti del terzo millennio prestandosi così alla loro legittimazione. Pensiamo a Sansonetti, alla Concia, a Telese, a Morucci e a tutti quelli che hanno provato a spiegarci che in politica non ci sono più nemici ma, al massimo, avversari. A quelli che sono andati a presentare libri o a partecipare a dibattiti. Per non parlare poi di quei sinistrati che in nome di un astratta quanto assurda concezione della democrazia sono arrivati a firmare appelli perchè venisse garantita ai fascisti la libertà di manifestare. Ritanna Armeni, Angela Azzaro, Massimo Bordin, Andrea Colombo, Lanfranco Pace, Gian Luca Minotti, Massimo Ilardi, Paola Tavella, Alberto Abruzzese, Rita Bernardini, Carlo Grassi, Guido Allegrezza. Sicuramente ce ne dimentichiamo qualcuno, ma se cercate i complici cominciate da questi.