Che nonchalance
A quanto pare la saga alemanniana di parentopoli registra un altro capitolo sorprendente.
E noi trepidanti annotiamo..
Ancora riecheggiano le frasi del nostro eroe quando in tempi non sospetti tuonava:
“Per il passato non sono in grado di mettere la mano sul fuoco, perché io non mi sono occupato di assunzioni. Ma da oggi si cambia. Non accetto che si dica che c’è un caso Roma e che ci sono centinaia o migliaia di assunzioni sospette.“
E come volevasi dimostrare è di questi giorni (http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/01/23/news/l_ama_assume_ancora_ora_cerca_due_nuovi_manager-28592188/ ) l’ennesima polemica intorno ad una delle municipalizzate del campidoglio, l’ormai bistrattata Ama e proprio in materia d’assunzioni.
Archiviata la disastrosa amministrazione Panzironi travolta dagli scandali e dall’indagine di carabinieri e finanza (http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/11/25/news/parentopoli_all_ama_scatta_la_fase_due_blitz_della_finanza_sindaga_sugli_appalti-25548100/ ) a tutti i livelli (uno che già alla guida dell’UNIRE nominato sempre dallo stessa alemanno all’epoca ministro,fu indagato per elargizioni di denaro in consulenze a detta dei giudici non necessarie..) il top manager tra i più pagati d’Italia (per l’esattezza al 16 posto con 545.000 euro di retribuzione) fu costretto alle dimissioni dopo una strenua difesa dell’indifendibile da parte del Comune (i reati contestati sono falso, abuso d’ufficio e udite udite violazione della Legge Biagi) ai limiti dell’autodistruzione.
In luglio arrivano le tanto agognate dimissioni con strascichi a non finire (http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/07/23/news/ama_la_resa_di_panzironi_il_sindaco_non_mi_ha_difeso-19533393/ ).
Però il prode sindaco martoriato da stampa e opposizione (?) non demorde e prima presenta i nuovi regolamenti in materia d’assunzioni nella partecipate del comune e in agosto nomina il nuovo cda con Salvatore Cappello ex ad dell’amsa (la società dei rifiuti della Milano morattiana) nuovo amministratore e Piergiorgio Benvenuti alla presidenza al posto del camerata Marco Daniele Clarke (una delle facce del potere all’ultima celebrazione di Acca larentia).
Le prime parole del nuovo ad: “Ringrazio il Sindaco Gianni Alemanno per l’incarico che ha voluto affidarmi”.
Affronto questo nuovo impegno per la città di Roma con entusiasmo e umiltà. Gli obiettivi che l’azionista ha fissato per la società sono chiari; assicuro il mio massimo impegno per raggiungerli”.
E l’uomo venuto dal nord pare perseguire gli stessi interessi del suo predecessore.E con lo stesso impegno..
In una società oberata dai debiti (700 milioni circa)con un indagine in corso(850 le assunzioni al vaglio)il legame di dipendenza vitale dai prestiti bancari (il famoso debito spalmato) che la rendono ricattabile fino al midollo, con la totale assenza di progettualità, con la spinosa questione della chiusura del ciclo dei rifiuti(che nonostante le belle promesse finiscono tutt’ora a quel merdaio di Malagrotta) con il piu profondo attacco ai diritti acquisiti dei lavoratori in ama (turni domenicali non festivi, aumento dei carichi di lavoro, costante controllo sul posto di lavoro, competenze aumentante in busta paga, stipendi al palo, precari in attesa di stabilizzazione, la continua carenza nelle sedi ama di personale, una raccolta differenziata che ha reso alcune zone di Roma, vedi il decimo municipio una discarica a cielo aperto) e dopo tutto questo… la nonchalance del padrone…
Cappello “er milanese” che ti fa?? niente poco di meno che attraverso un altra agenzia del lavoro esterna incaricata di selezionare due figure dirigenziale con uno stipendio tra 150 e i 180 mila euro e guarda caso legate al mondo di Comunione e Liberazione…e sì perché dopo Andrini, la sorella di Castellino, il figlio di Nuccitelli e cameratti vari è l’ora di ripulirsi l’anima per il nostro sindaco. Sempre più eroe.
Ma il nuovo corso ha portato con se tanti doni (infatti se è vero che l’ama grazie allo spalmamento del debito e l’aumento della TA.RI è andata in utile di circa 2 milioni però a fronte dei 100 milioni incassati grazie all’effetto dell’aumento di quest’ultima) difatto ai bravi dirigenti e quadri ama (tutti o quasi coinvolti nella precedente gestione appunto di parentopoli) sono stati elargiti tra i 2 e gli 8mila euro “una tantum” (persino ad Andrini dimessosi da amaservizi) insieme a superminimi e vitalizi a partire da 3mila euro…sai com’è la meritocrazia…
Detto ciò gli impegni sono chiari e quelli di sempre che non conoscono amministratori amici siano essi oggi gli scagnozzi di Alemanno o ieri quelli di Veltroni, la volontà tutta in ottica neoliberista di distruggere un’azienda di proprietà pubblica, spolparla dall’interno, indebitarla, renderla invisa all’opinione pubblica e alla cittadinanza, in modo che una sua privatizzazione risulti come necessità imprescindibile, riorganizzare l’assetto del lavoro, toccare il contratto e derogarlo in pejus, non investire nel ciclo di raccolta differenziata, che anzi viene svenduta a società esterne, proseguire nei monopoli d’ assegnazione di forniture di automezzi.etc etc..
Invece secondo noi la gestione dei rifiuti, parimenti a quella dei trasporti pubblici, dell’acqua e in generale tutti i servizi pubblici e non può e non deve rispondere alle logiche del profitto e del mercato e del liberismo in generale. Questi servizi si pagano con le tasse e la spesa pubblica, non devono perciò fornire utili. Devono essere inquadrati all’interno di logiche di miglioramento degli stili di vita e di tutela dei lavoratori. Vogliamo che i beni pubblici siano gestiti come 25 milioni di persone che in giugno votarono il referendum hanno chiesto,vogliamo che questi personaggi del malaffare tornino da dove sono venuti. Dalla discarica.
Sicuri che la saga non finirà qui, anzi, ansiosi che il prossimo capitolo sarà proprio sui sindacati e l’aristocrazia operaia che in questi giorni dichiarano lo stato di agitazione..qualcuno direbbe alla buon’ora… magari proprio perchè estromessi dal banchetto??
Noi non ci fidiamo. Alla prossima…