Chi devasta e saccheggia è il capitale!
Oggi a Roma si apre il processo contro 25 compagni accusati di devastazione e saccheggio e resistenza per i fatti del 15 Ottobre mentre altre 16 persone hanno già ricevuto in primo grado condanne dai 2 ai 9 anni. Da stamattina alle ore 9.00 c’è un presidio di solidarietà a Piazzale Clodio, al quale invitiamo tutti ad andare. Inoltre in solidarietà i compagni di Teramo e Davide Rosci, detenuto in carcere, l’11 aprile si terrà un altro presidio sotto il Tribunale di Roma, giorno in cui si esprimerà il Tribunale del riesame. Riteniamo che sia fondamentale esprimere una capacità ricompositiva dei movimenti di fronte all’attacco repressivo dello stato, se non altro perché è necessario e funzionale a chi ha a cuore il rilancio del conflitto sociale e a porsi il problema della sua direzione politica. Scardinare la cultura “legalitaria” dei benpensanti di sinistra non sarà cosa facile e non lo sarà neanche restituire la dignità politica agli imputati, considerati alla stregua di semplici criminali. Per farlo, dobbiamo innanzitutto ritrovare un territorio e un ragionamento comune sulla repressione e riannodare i fili rossi delle resistenze. Non è più possibile lanciare il sasso e nascondere la mano. Siamo ben consapevoli che la costruzione dell’alternativa, la storia ce lo insegna, passa innanzitutto per la rottura della gabbia. Intanto prosegue la nostra campagna di striscioni dedicati a questa vicenda per le vie della città. Si parte e si torna insieme.
“Avevo il diritto di viverla quella felicità. Non me lo avete concesso. E allora è stato peggio per me, peggio per voi, peggio per tutti… Dovrei rimpiangere ciò che ho fatto? Forse. Ma non ho rimorsi. Rimpianti si, ma in ogni caso nessun rimorso…”
Jules Bonnot