e il mio nome era…
Ieri il Corriere della Sera ha pubblicato una notizia che con una stampa meno embedded avrebbe certamente meritato una eco maggiore (leggi). Parlando dei presunti stupri di massa in Libia Amnesty International ha infatti seccamente smentito tanto il procuratore della Corte Penale Internazionale, Moreno Ocampo, quanto la segretaria di Stato statuitense Hillary Clinton. Entrambe, puntando a demonizzare ulteriormente il leader libico, nelle scorse settimane avevano più volte avevano accusato pubblicamente l’esercito di Gheddafi di utilizzare la violenza carnale come arma di guerra. Erano arrivati persino a sostenere che per incentivare tali brutalità il Rais aveva provveduto a distribuire Viagra alla sue truppe (leggi). Da questo sito avevamo già mosso alcuni dubbi sulla veridicità scientifica di un’affermazione del genere (leggi), ora arrivano anche le perplessità di un’organizzazione certamente più autorevole come Amnesty International che in settimane di indagini non ha raccolto nemmeno una testimonianza a suffragio di questa accusa. Dopo il cimitero spacciato per una fossa comune ecco dunque un’altra bufala “NATO” per giustificare l’intervento umanitario agli occhi dell’opinione pubblica mondiale. E firmai, col mio nome e firmai, e il mio nome era Bufala Bill..