emergency e i ministri embedded
L’arresto, pardon, il sequestro dei tre cooperanti di Emergency in Afghanistan da parte del governo fantoccio di Karzai e delle forze NATO mette nuovamente in luce come per l’occidente il rispetto di alcuni diritti, umani e politici, debba valere solo per gli altri. Gaber descriveva gli americani come dei “portatori sani di democrazia”, ma dopo la grottesca operazione messa in piedi contro l’ONG di Gino Strada è ormai chiaro che la definizione andrebbe estesa anche ai vari lacchè nostrani, compresi certi ministri embedded che in questi giorni non hanno lesinato dichiarazioni agghiaccianti. Il monoespressivo Frattini, quello che sembra essere cascato nel botulino da bambino, quello che qualche giorno fa pontificava su Cuba, ieri dopo la bufala della confessione ha preso le distanze dai tre affermando: vi sono dei fatti, sono state trovate delle armi nell’ospedale di Emergency. Quindi noi vogliamo conoscere la verità in fretta. Prego con tutto il cuore, da italiano, che non sia vero. Perchè l’idea che vi possano essere miei connazionali che abbiano commesso una parte di quelle accuse mi fa rabbrividire. Ci chiediamo se Frattini abbia accusato gli stessi brividi in occasione delle numerose stragi di civili perpretate dalla sua coalizione di “esportatori di democrazia”. Il sottosegretario agli Esteri, Alfredo Mantica, ha aggiunto: Mi auguro che la verità dia ragione a Gino Strada, ma ho delle perplessità. Questo incidente dovrebbe farlo riflettere, forse da umanitario fa un po’ troppa politica. Forse il modo di muoversi di Emergency non è del tutto coerente con l’azione del governo locale e delle truppe ISAF. Chissà se Mantica si è reso conto che così dicendo ha implicitamente ammesso che si tratta di una rappresaglia nei confronti di un’organizzazione non allineata che è anche un testimone scomodo in vista della prossima e annunciata campagna primaverile di bombardamenti. Al coro dell’infamia non poteva poi mancare Maurizio Gasparri: Che ci fossero delle armi in luoghi gestiti da questa gente si è visto chiaramente su tutte le televisioni. Il nostro governo deve tutelare la reputazione dell’Italia che impegna le proprie forze in Afghanistan a tutela della pace e della libertà minacciate dal terrorismo. Chi dovesse vigilare poco fa un gravissimo danno. Ci riferiamo ad Emergency. L’Italia non può essere danneggiata da queste situazioni. La nostra linea è chiara. Quella di altri no. Gasparri forse dimentica che proprio nel nostro “democraticissimo” paese, sotto la responsabilità del suo “democraticissimo” governo un “democraticissimo” dirigente della polizia ha introdotto, non più di nove anni fa, delle molotov in una scuola per giustificare la mattanza di decine di manifestanti. Il capogruppo del PDL al Senato, però, dev’essere orgoglioso, l’addestramento delle polizia locale da parte dei “nostri ragazzi” ha finalmente prodotto qualche frutto. E, last but not least, ecco cosa ha detto Ignazio la Russa che evidentemente, in qualità di Ministro della Difesa, deve ricevere in regalo dagli Alpini casse e casse di grappa: Può sempre succedere di avere accanto, incosapevolmente, degli infiltrati. Nel passato e’ accaduto tante volte. E’ successo al Pci con le Br e al Msi con i Nar. Strada dovrebbe evitare di accusare il governo Afghano, di gridare al complotto della Nato e di tirare dentro il governo italiano che non e’ stato informato di questa operazione. Sarebbe piu’ saggio se, in attesa di sapere come sono andate le cose, prendesse intanto le distanze dai suoi collaboratori. Speriamo davvero che il più presto possibile Matteo Dell’Aira, Marco Garatti e Matteo Pagani vengano liberati così da poter tornare a fare il loro lavoro e così che possano esigere le scuse di questi squallidi individui. Speriamo anche, però, che una volta ottenute le rispediscano al mittente, che con certa gente è meglio non aver nulla a che fare.