Giorgio Bocca, Partigiano
1920 – 2011
Ciao partigiano Giorgio!
Se decidiamo oggi di ricordare Giorgio Bocca, non è certo per conservare alla memoria il Bocca giustizialista o quello democratico, il Bocca autisticamente anti-berlusconiano degli ultimi anni, oppure per rammentarne il suo passato da giovane aderente al regime fascista. Non stiamo ricordando un comunista.
Decidiamo però di rendere omaggio alla memoria del partigiano, di una persona che ha combattuto (davvero) sulle montagne piemontesi, e che nel corso di tutta la sua vita ha cercato di ribadire coerentemente gli ideali della resistenza. E’ morto oggi un vero partigiano, e noi gli rendiamo il nostro merito.
Decidiamo, inoltre, di ricordare anche il Bocca giornalista, forse il più importante giornalista italiano del dopoguerra, una di quelle persone che hanno dato dignità ad una professione fin troppo asservita e silente verso i potenti di turno. E’ morto un Giornalista, di quelli veri, e anche questa è una notizia da ricordare nell’Italia di oggi.
Un giornalista che ci è stato molto vicino, uno dei pochi che ha subito espresso solidarietà a seguito del vortice di polemiche dopo la contestazione a Pansa nel 2006; uno dei rari giornalisti che sin da subito prese parola contro la costruzione della TAV in val di Susa in epoche non sospette, quando dichiararsi apertamente solidali e rivendicare le ragioni dei resistenti valligiani non era certo esercizio di moda com’è divenuto oggi.
Insomma, al di là delle differenze politiche o ideali, riconosciamo in Giorgio Bocca l’uomo da rispettare, come ce ne sono sempre di meno. Ciao Giorgio.