hanno sfregiato il 25 aprile…
Questa mattina un po’ tutti i giornali stigmatizzavano le provocazioni che hanno caratterizzato il 25 aprile. Quelle vere (i manifesti fascisti a Roma, le targhe divelte o deturpate, le scritte minatorie…), quelle fraintese (la scritta in ferro battuto sul ponte del Pigneto, una scelta effettivamente infelice) e quelle montate ad arte (i fischi sacrosanti contro i rappresentanti del governo). Per quanto ci riguarda, però, l’oltraggio più grosso alla memoria dei partigiani e della loro lotta lo hanno fatto i massimi rappresentanti delle istituzioni. Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha infatti scelto proprio il 25 aprile per annunciare che, d’ora in poi, anche l’Italia parteciperà ai bombardamenti in Libia. Il ministro della difesa Ignazio La Russa e quello degli esteri Franco Frattini hanno plaudito convinti. La capogruppo al Senato del PD, Anna Finocchiaro, ha fatto sapere che l’opposizione, come sempre, si dimostrerà “responsabile”. Il presidente della repubblica Giorgio Napolitano, supremo custode di una costituzione che evidentemente non ha letto, si è detto soddisfatto. Eccoli, i veri teppisti. Sono loro che, quotidianamente, sfregiano la nostra storia. Se tutto questo fosse accaduto qualche giorno prima o qualche giorno dopo non sarebbe cambiato nulla, in fin dei conti le bombe sono bombe. Ma la scelta del momento in cui ribadire la natura imperialista della missione italiana in Libia è alquanto significativa, e segnala ancora una volta quale iato incolmabile separi la “nostra” resistenza, il “nostro” 25 aprile, da quello loro fatto di retorica, fanfare e tricolori che non ci sono mai appartenuti e che non ci apparterrano mai.