il capo degli infami…
Oggi in molti quartieri di Roma sono comparsi centinaia di manifesti fascisti. Un attacchinaggio capillare e metodico che molto probabilmente proseguirà anche domani e dopodomani e che va ben oltre quello militante con cui ogni anno i cameratti cercavano di celebrare, a modo loro, il 25 aprile. Un’apologia del fascismo (ma esiste ancora la costituzione?) resa possibile grazie ai soldi del Sindaco di Roma e della sua cricca che, pertanto, ne sono i diretti responsabili. Nonchè, almeno per come la vediamo noi , i mandanti politici. Illazioni? Ipotesi? Teorie? No, assolute certezze. I manifesti in questione sono stati affissi dalla società del “federale” romano di Forza Nuova, lo stesso che ormai da anni cura l’attacchinaggio per il PDL nella capitale e di cui avevamo parlato tempo addietro (leggi). Lo stesso che lo scorso anno venne fermato con migliaia di manifesti con la faccia di Mussolini senza per questo creare alcun imbarazzo all’amministrazione comunale e alla sua maggioranza. Lo stesso coinvolto in alcune aggressioni politiche a danno di studenti e militanti di sinistra. Fino a qualche mese fa, esattamente fino a quando non è esploso il “caso Mokbel”, questo individuo era riuscito ad accaparrarsi l’intera torta (si tratta di svariate centinaia di migliaia di euro all’anno) scalzando le strutture che storicamente servivano Forza Italia. E questo non certo per meriti imprenditoriali, anzi, ma per via di alcune entrature politiche che hanno garantito per lui e che hanno tutte un nome e un cognome. Dopo le vicissitudini della cosidetta “cricca” e con il recupero di posizioni della cordata vicina a Tajani in questi ultimi mesi alcune commesse sono venute meno. Qualcuno però non ha mai smesso di finanziare i cameratti di FN, e si tratta di Alemanno. Non solo ha fatto in modo che la corrente a lui più vicina, il popolo di Roma, continuasse ad affidare alla suddetta società decine di migliaia di manifesti. Ma gli ha permesso di arrivare al piatto altrettanto ricco delle affissioni comunali, quelle, per intenderci, “legali” gestite dal servizio affissioni. Il paradosso, ovviamente solo apparente, è che ad affiggere questa merda vengono mandati migranti sottopagati ed ipersfruttati. E questo perchè quando si tratta di mettersi i soldi in tasca non c’è ideologia che tenga, altro che “lavoro agli italiani”, piuttosto “soldi ai cameratti”. Comunque se passando per qualche strada di Roma sentirete il bisogno di un antiemetico, sappiate che il responsabile di tutto questo sta in Campidoglio. Dopo di che fermate la macchina o il motorino, scendete e strappate tutto.