Il Collettivo
Da quindici anni attraversiamo il deserto della partecipazione con strumenti fuori tempo: la militanza politica, l’attivismo sociale, la cultura marxista, la memoria di classe.
Siamo un collettivo politico comunista, consapevole della propria parzialità, utilità e impossibile autosufficienza.
In lotta permanente contro il post-moderno e il settarismo, l’estremismo fine a se stesso e la pacificazione ideologica.
In questi anni abbiamo attraversato diverse fasi, ci siamo trasformati, ci siamo evoluti e – perché no? – involuti, cercando sempre una risposta originale alla crisi della sinistra di classe.
Esistiamo in virtù di questa crisi.
Nati, come collettivo, nella fase calante del movimento no-global, abbiamo vissuto dentro e contro i limiti di quel movimento importante e contraddittorio: la stagione dei centri sociali, la rottura con la tradizione comunista, l’abbandono dell’antifascismo militante, la ritirata dalle periferie e dal mondo del lavoro.
Un nuovo movimento fondava la sua ragion d’essere lacerando il rapporto con il proprio passato, con l’esperienza di lotte di classe che si erano poste gli stessi problemi e cercavano altrettanto originali soluzioni.
Trovare il punto di equilibrio tra vecchio e nuovo, passato e presente, mettendolo al servizio delle lotte di classe, di nuove e più strutturate organizzazioni politiche, è il nostro obiettivo, ancora oggi, anzi: soprattutto oggi, nel momento in cui più forte appare l’inconsistenza delle sinistre nel paese, l’assenza di ogni possibile alternativa di civiltà al capitalismo nella sua fase ordoliberale.
Distanti da qualsiasi pretesa egemonica, lavoriamo per favorire il nostro superamento, non la nostra affermazione. Convinti, come diceva Karl Kraus, che in politica “le buone idee non hanno valore, ciò che conta è chi le ha”.
Ci interessano poco le dispute ideologiche se inserite in un paesaggio di macerie politiche, sociali e anche umane che distingue oggi la sinistra di classe.
L’importante è allora l’esempio militante, ritrovare radicamento sociale, tessere relazioni reali, in altre parole: tornare a contare qualcosa nella società.
Ci vediamo nelle strade…