Il cor(ro)sivo della Militant
Come qualcuno ricorderà due anni or sono, insieme ad altri compagne e compagni, andammo a contestare San Sonetti (patrono dei fascisti del III millennio) in occasione della festa de “Gli Altri” (leggi). Forse ricorderete pure che il nostro “democraticissimo” Piero insieme ad altri redattori del suo giornale ed anime belle dell’a-sinistra aveva da poco sottoscritto un appello promosso da Ca$apound in cui si richiedeva la libertà di marciare anche per i cameratti, fingendo di ignorare che così facendo contribuiva a sdoganare da “sinistra” chi delle aggressioni vigliacche ai danni dei compagni aveva fatto uno stile di vita. Tra le tante stranezze di quella sera una però ci colpì particolarmente: entrando, sul portone del palazzo che ospitava la festa, ci imbattemmo niente di meno che in Renata Polverini la quale, una volta capita la situazione, risalì sull’auto blu e se ne andò. Che cosa ci faceva la fascistissima neopresidente della Regione Lazio alla festa de Gli Altri? Perchè l’avevano invitata? Fra smentite ed imbarazzate ammissioni la cosa suscitò più di qualche battibecco (leggi), ma ora, dopo molti mesi di distanza, siamo finalmente venuti a capo dell’enigma. Da qualche giorno lo scandalo dei finanziamenti pubblici al PDL ha tracimato dalle pagine locali conquistandosi il posto nella cronaca nazionale, così oggi il Corriere della Sera ha pensato bene di pubblicare a pagina 2 una sintetica rendicontazione delle spese sostenute dalla governatrice per le sue campagne pubblicitarie. Fra i 3 milioni di euro che la Polverini ha investito per la sua immagine ci sono anche 18.000 euro versati nelle casse de “Gli Altri”. Insomma, risolto il mistero, era li come finanziatrice di Sansonetti e so(r)ci.