la pubblicità è l’anima del commercio? No. E’ l’anima de li mortacci loro!
Un lunedì del maggio 2010. <Devo pagare due bollette, accompagnami alla posta> <ma sta in culo alla luna, lo sai quando sfittiamo?> <e dai, ci andiamo con la macchina…> <ma se non ce l’hai!> <appunto, ci andiamo con la tua>. Il ragionamento non fa una grinza, almeno dal punto di vista del tuo paraculissimo amico, e così dopo mezzora di traffico ti ritrovi annoiato e parcheggiato in doppia fila. Da bravo lettore bulimico pur di ingannare il tempo ti metti a sfogliare qualsiasi cosa ti passi tra le mani, anche riviste che normalmente non apriresti mai, anche l’inserto femminile de La Repubblica lasciato a morire sul sedile posteriore da sabato scorso. E cosi tra centinaia di pagine inutilmente patinate ti ritrovi di fronte una pubblicità in cui spicca la faccia della “bloggera” più paracula del web, Yaoni Sanchez. Il claim della campagna mediatica partorità dalla mente fervida di chissà quale art director recità così: Artemide accende una luce per Yoani sanchez, giornalista cubana che dal 2007 combatte attraverso il suo blog “Generaciòn Y” per la libertà di pensiero e di espressione a Cuba. La Sanchez giornalista? e da quando? e quindi adesso a Cuba verrebbe represso persino il pensiero? Siamo di fronte al primo caso di regime paranormale? E tutte ‘ste stronzate per vendere due lampadine? Ma dai, un po’ di serietà. Fatto sta che vuoi o non vuoi devi sei costretto a prendere atto che è stata finalmente inaugurata la nuova frontiera della pubblicità. Una volta per vendere le merci nelle foto ci mettevano i culi, ora sono passati alle facce come il culo. E quello “stronzo” del tuo amico è ancora li che parla delle mezze stagioni ormai scomparse con due vecchiete in fila insieme a lui…