Lander libero! Blitz al Parlamento Europeo
da contropiano.org:
Continua la battaglia contro l’estradizione in Spagna dell’attivista basco Lander Fernandez. Stamattina blitz alla sede del Parlamento Europeo di Roma.
Nuova iniziativa di solidarietà questa mattina, nei confronti di Lander Fernandez, l’attivista basco agli arresti domiciliari la cui estradizione in Spagna – dove verrebbe processato per terrorismo – è stata recentemente confermata dai giudici della Corte di Cassazione.
Dopo aver partecipato lo scorso 17 aprile alla manifestazione indetta davanti al Colosseo in solidarietà con i prigionieri politici palestinesi, curdi e di altri popoli oppressi, gli attivisti del Comitato ‘Un caso basco a Roma’ a metà mattinata hanno occupato l’androne di ingresso della sede del Parlamento Europeo nella capitale, in via IV novembre, esponendo uno striscione che recitava ‘Lander askatu’ (Lander libero, in lingua basca) e gridando slogan contro la consegna a Madrid del militante basco ormai agli arresti domiciliari dal 15 giugno del 2012.
La sua estradizione in Spagna potrebbe essere questione di ore, o di pochi giorni, visto che la sentenza di estradizione emessa dalla Corte di Cassazione è già arrivata sulla scrivania del Ministro della Giustizia Paola Severino, che dal punto di vista politico ha l’ultima parola sul provvedimento.
E’ alla responsabile di Via Arenula e alla cosiddetta ‘comunità internazionale’ che gli attivisti protagonisti del blitz di questa mattina si rivolgono affinché venga impedita la consegna di Lander Fernandez a Madrid, il che configuerebbe una inaccettabile violazione dei diritti umani, civili e politici di un cittadino europeo perseguitato dalla Spagna sulla base di una legislazione di emergenza e di una ‘guerra al terrorismo’ che in realtà rappresenta una palese criminalizzazione di un vasto arcipelago di forze sociali, politiche, sindacali e territoriali che nulla hanno a che fare con un’organizzazione militare, l’ETA, che comunque ormai da anni ha cessato ogni azione violenta e che da quasi due anni ha dichiarato la fine della propria attività armata.
Scrive il Comitato in un comunicato diffuso dopo il blitz nell’edificio di via IV Novembre:
“Questa mattina oltre 50 attivisti della rete in solidarietà con Lander Fernandez hanno occupato l’Ufficio di informazione del Parlamento Europeo in Italia, a Roma in Via Quattro Novembre 149. Lander è un cittadino di Bilbao, detenuto ai domiciliari da oltre 10 mesi nella sua abitazione di Roma. Su Lander pende la richiesta di estradizione da parte della Spagna che lo accusa di aver commesso un reato di danneggiamento di un autobus durante una manifestazione a Bilbao nel febbraio 2002. La scorsa settimana la Cassazione ha dato l’ennesimo parere favorevole all’estradizione, calpestando l’articolo 26 della Costituzione italiana che dichiara come l’estradizione “non può essere in nessun caso ammessa per i reati politici”. Con l’occupazione degli uffici del Parlamento Europeo, gli attivisti hanno voluto presentare alle istituzioni europee un dossier dettagliato sulla vicenda di Lander e un appello contro l’estradizione firmato da deputati e senatori italiani. Gli Uffici, nella persona di Daniel Ractliffe, hanno preso l’impegno di divulgare questo materiale e render nota la vicenda di Lander a tutti gli eurodeputati. Nella mattina, è stata inoltre presentata un’interrogazione al Ministro della Giustizia Severino dal deputato di SEL Daniele Farina per scongiurare qualsiasi colpo di mano su una storia così delicata in questa fase di passaggio di poteri da un governo a un altro”.
Lo scorso 22 aprile una nuova manifestazione contro la persecuzione spagnola nei confronti di Lander Fernandez si è svolta anche a Santutxu, nel quartiere di Bilbao dove l’attivista viveva prima di arrivare a Roma, ormai alcuni anni fa.