Le lotte non si arrestano
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Questa mattina un’operazione di polizia, condotta dalla Procura di Torino contro il movimento NO-TAV ha portato a 26 arresti sparsi sul territorio nazionale, a cui vanno aggiunti 15 obblighi di dimora e diverse perquisizioni ai danni di compagni/e e di spazi occupati. Questo il conto presentato per la giornata di lotta del 3 luglio, quando un grande corteo popolare ha attraversato la Val di Susa manifestando contro il Tav e le logiche di profitto e speculazione che lo sorreggono.
Un’azione repressiva chiaramente volta a scardinare la rete di solidarietà militante col movimento NO-TAV che, negli ultimi anni, si è creata in Italia e in Europa.
A Roma un compagno è stato portato nel carcere di Regina Coeli, mentre ad un altro è stato imposto l’obbligo di dimora.
A tutti gli arrestati, denunciati e perquisiti la nostra solidarietà e complicità.
A SARA’ DURA