Lunedì tutti al Campidoglio!
Siamo ormai, da quasi un anno, in una nuova fase politica a Roma. Una stagione caratterizzata da sgomberi, arresti,perquisizioni, limitazioni varie alla partecipazione politica. L’insediamento di Alemanno e della sua giunta hanno fatto sentire sin da subito il peso che un amministrazione fascista, se non nei contenuti sicuramente nelle modalità, porta con se nell’amministrare un territorio. Assenza di proposte e confronti politici, abuso incondizionato di polizia e repressione, per gestire come ordine pubblico qualsiasi problema sociale, culturale o economico.
Ma c’è un ambito in particolare su cui questa scure infame della repressione si è abbattuta: la lotta per la casa. Da anni i movimenti di lotta per la casa hanno avuto l’inestimabile merito di portare avanti una lotta reale e concreta anche di fronte al clamoroso e inarrestabile riflusso seguito al post g8 di Genova. Solo per questo, rappresenterebbero un bene comune da tutelare in questa città. Ed è proprio su di loro che, sin dall’insediamento del sindaco neo-post fascista, si è concentrata l’azione di repressione e normalizzazione degli apparati repressivi.
I due sgomberi di Horus, lo sgombero del Regina Elena, lo sgombero dell’ex museo della carta sulla Salaria, la perquisizione e gli arresti nella ex scuola 8 Marzo a Magliana, sono solo alcuni degli esempi più recenti di cosa significa repressione. Per non parlare di tutto quello messo in atto al g8 di Roma e dell’Aquila. Vere e proprie giornate di repressione preventiva, con ancora molti compagni che ne stanno pagando le conseguenze processuali. Per non parlare, ancora, delle cariche, degli arresti, dei divieti, delle provocazioni.
Insomma, come mai prima d’ora, la parola dittatura associata a repressione rende bene l’idea. Perché dittatura e fascismo non vogliono dire solo manganello e olio di ricino, ma anche controllo delle menti tramite i mezzi d’informazione e assenza di partecipazione civile, sociale e politica, repressa in ogni forma e con tutti i mezzi.
Questa premessa è necessaria per spiegare l’importanza della giornata di Lunedi, giorno in cui i movimenti di lotta per la casa si ritroveranno tutti uniti al campidoglio per dire NO al PIANO CASA.
Dopo il recente sgombero dell’ex scuola occupata a Centocelle, già Giovedi scorso i movimenti si sono ritrovati al Comune per una imponente manifestazione, che dopo aver manifestato tutto il proprio sdegno e la propria rabbia verso la giunta comunale e il vergognoso piano casa, si sono spostati per bloccare Piazza Venezia. Proprio oggi, sabato, sempre nel corso di queste giornate di protesta, alcuni sgomberati sono saliti sul Colosseo, occupando un intero piano e provando a dare voce, anche di fronte al vergognoso oscuramento mediatico che stanno vivendo i movimenti.
Detto ciò, basta con le premesse: Lunedi verrà approvato questo maledetto piano casa e noi staremo li per bloccarlo, invadere il comune e tutto ci che c’è intorno per dire basta ai regali ai palazzinari, basta con il mutuo sociale alla Alemanno, basta con il mercato impazzito e drogato degli affitti. Se serve, con la determinazione e la forza: perché proprio quando è più alta la repressione che diventa più dura la lotta.
Ci auguriamo una partecipazione di tutti, di tutti i compagni, anche di chi una casa ce l’ha, perché la solidarietà non è mai abbastanza, e perché, se non l’avete ancora capito, se muoiono i movimenti di lotta per la casa poi staremo tutti nella merda.
Lunedi alle 15.00 TUTTI AL CAMPIDOGLIO!!!