#MaiConSalvini, cosa ci racconta la seconda assemblea pubblica
Saranno stati in molti a pensare che l’assemblea di ieri avrebbe raccolto una partecipazione inferiore a quella che, due settimane fa sempre a Lettere a La Sapienza, aveva aperto ufficialmente la campagna #MaiConSalvini. Sarebbe stato anche fisiologico, per certi versi: quello di ieri era un passaggio intermedio, di confronto, a 10 giorni dalla mobilitazione e già pienamente inserito in un clima ascendente che ha visto alternarsi passaggi pubblici e comunicativi a momenti di azione e militanza. Eppure la risposta in Aula II, con oltre 200 persone, sembra raccontarci qualcosa di diverso.
Tanti interventi, anche di strutture, comitati e realtà che generalmente non incontriamo nei nostri percorsi. Un’assemblea che non è stata una convention tra “amici e parenti”, nonostante qualche parola in questo senso sia stata spesa da chi tutto sommato non ritiene il 28 un passaggio d’importanza cruciale capace di imporre, per una volta e per qualche settimana, una responsabilità collettiva in luogo di un fregio identitario.
Il risultato emerso è molto lineare. Nelle forme e nei modi che si riterranno più consoni si vorrà arrivare al 28 con una campagna di mobilitazione, azione e comunicazione che tolga il muro di silenzio costruito ultimamente dai media sul fatto che alla discesa di Salvini a Roma c’è una grande parte di città che si sta ribellando. Il 28 la mobilitazione prevede un corteo che si snoderà nel centro cittadino, da Piazza Vittorio a Largo Sant’Andrea della Valle, a partire dalle ore 14. Nei prossimi giorni, infine, inizierà a circolare un appello con firme del mondo dello spettacolo e artisti a vario titolo che si schierano apertamente contro Salvini, contro le sue logiche razziste e i suoi messaggi che sobillano le masse più colpite dalla crisi.
Rinnovando l’invito a mobilitarsi in settimana e scendere in piazza il 28, vi riportiamo il breve comunicato uscito dall’assemblea di ieri.
Verso il 28 febbraio, ripetiamo con forza #MaiConSalvini !
Dalla seconda assemblea che si è svolta all’università La Sapienza si è continuata ad evidenziare quella ricchezza qualitativa che ha caratterizzato il primo incontro pubblico.
I punti programmatici e qualitativi dei vari interventi hanno evidenziato innanzitutto di voler costruire un corteo massivo e determinato contro l’avanzata xenofoba e razzista che il secondo Matteo della Repubblica sta mettendo in campo.
Coscienti che la data del 28 non è una dirittura di arrivo, ma un passaggio doveroso per arginare l’avanzata dei populismi xenofobi rappresentati in tutta Europa dalla Lega, da Le Pen e dai movimenti di estrema destra, rilanciamo ed estendiamo l’appello alla partecipazione alle lotte sociali e ai territori di Roma che non dimenticano gli insulti alla città, le politiche di precarizzazione promosse dalla Lega quando era al governo, le stragi di migranti di cui Salvini e il suo partito sono tra i principali mandanti morali.
Diciamo forte e chiaro che Salvini è indesiderato in questa città e chiamiamo alla mobilitazione generale sabato 28 febbraio alle ore 14 con partenza da Piazza Vittorio.