…meno male che noi stiamo meglio…
Ormai da giorni scriviamo e dibattiamo su questo blog della situazione nordafricana; ne evidenziamo pregi e difetti, poniamo domande e cerchiamo risposte. Ogni tanto, però, capita anche di ripensare al nostro Belpaese, ai suoi soliti problemi e ai soliti noti che si riempiono la bocca di belle parole ma non hanno la minima volontà di invertire la rotta. Capita anche che l’Istat pubblichi, nella giornata di ieri, i dati relativi alla disoccupazione nel paese, relativamente a gennaio 2011: una pattumiera a cielo aperto, un libro davanti gli occhi di tutti, tutti i giorni. Insomma, a vedere certe cose, a pensare alle nostre quotidianità, viene da pensare che uno scatto di coscienza dovremmo pensare di farlo veramente qui, magari riannodando il filo dell’unità delle lotte e riprendendo a gran voce l’invito di uno sciopero generale e generalizzato che rompa gli schemi produttivi del paese, segnando una nuova fase politica e accendendo una nuova scintilla di mobilitazione.
Nell’attesa che ci assalga questa voglia di riscatto, proponiamo a voi tutti – per la serie dei Mal di pancia mattutini – i dati Istat di cui parlavamo sopra. Buona lettura e buona incazzatura!
Periodo di riferimento: Gennaio 2011
A gennaio gli occupati sono 22.831 mila unità, in diminuzione dello 0,4% (-83 mila unità) rispetto a dicembre 2010. Nel confronto con l’anno precedente l’occupazione è in calo dello 0,5% (-110 mila unità). La diminuzione registrata nel mese è dovuta sia alla componente maschile sia a quella femminile.
Il tasso di occupazione è pari al 56,7%, in calo di 0,2 punti percentuali rispetto a dicembre e di 0,4 punti rispetto a gennaio 2010.
Il numero dei disoccupati, pari a 2.145 mila, registra una crescita dello 0,1% (+2 mila unità) rispetto a dicembre. Il risultato è sintesi della crescita della disoccupazione femminile e della flessione di quella maschile. Su base annua la crescita del numero di disoccupati è del 2,8% (+58 mila unità).
Per il terzo mese consecutivo il tasso di disoccupazione si attesta all’8,6% con una crescita di 0,2 punti percentuali su base annua. Prosegue la crescita del tasso di disoccupazione giovanile, che raggiunge il 29,4%.
Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni aumentano dello 0,5% (80 mila unità) rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività è pari al 37,8%, dopo tre mesi in cui risultava stabile al 37,6%.