Nelle peggiori sale di Roma
L’incapacità che sta dimostrando la giunta Alemanno a Roma è, per certi versi, imbarazzante. Veltroni, bisogna ammetterlo, era tutta un’altra cosa: rubava sì, ma con il mestiere proprio dei politici navigati. Alemanno, invece, complici i suoi assessori incompetenti, non fa che passare da una figura di merda all’altra. Chi ci si è messa di buzzo buono per rovinare l’immagine già non cristallina del sindaco postfascista è l’assessore alla scuola Laura Marsilio. Dopo aver avallato una gestione quantomeno allegra dei fondi pubblici della Consulta provinciale studentesca per fare un comizio di partito con la scusa delle foibe (leggi), dopo aver vaneggiato sulla segregazione per i bimbi figli dei migranti, dopo essere stata costretta a rinunciare ai 45.000 euro che aveva stanziato per l’associazione del marito (leggi) adesso ne ha combinata un’altra. Ai ragazzi delle scuole romane portati con il treno del revisionismo alla cosiddetta “foiba” di Baisovizza (fino a qualche hanno fa usata come discarica e ora diventata monumento nazionale) il Comune di Roma ha pensato bene di regalare un libro di propaganda fascista talmente fazioso da aver costretto lo stesso sindaco a ritirarlo, dopo le dovute scuse a professori e studenti (leggi). Questa gaffe è in realtà esemplificativa di quanto si nasconde dietro la mistificazione storica sulla questione delle foibe, cosa di cui abbiamo abbondantemente scritto in questi giorni.