Nuovi equilibri e tendenza alla guerra…
Oggi il Corriere della Sera riporta a pagina 19, dopo una messe di articoli sul nuovo papa e sui grillini, una notizia che meriterebbe invece ben altra attenzione. Soprattutto da parte dei compagni. Dando seguito ad alcune indicazioni che si susseguivano ormai da mesi il segretario della difesa statunitense, Chuck Hagel, ha annunciato la “ristrutturazione” dello scudo antimissile europeo e il contemporaneo rafforzamento dei sistemi antimissile sulla costa occidentale Usa attraverso l’incremento di 14 intercettori entro il 2017. Il tutto per una spesa che sembra si aggiri intorno ad un miliardo di dollari. I media mainstream, almeno quelli più embedded, continuano a tentare di collegare questo cambio di strategia con un’ipotetica minaccia nucleare nordcoreana. Una possibilità che con un eufemismo potremmo definire alquanto fantasiosa. Un vecchio proverbio ci ricorda però che molto spesso si ha la tendenza a parlare a nuora perche suocera intenda, e la suocera in questo caso non può che essere la Cina. La crisi globale sta prepotentemente ridefinendo equilibri e rapporti di potere che fino a qualche tempo addietro sembravano immutabili e sta modificando il baricentro dell’economia mondiale: vecchie potenze declinano, altre si affacciano sul proscenio internazionale. Trova così tristemente conferma quella tendenza alla guerra che ci sembra di poter individuare come uno dei tratti salienti della fase attuale, una tendenza che fino ad oggi è stata sublimata in conflitti locali e per “interposto stato”. Per l’appunto, fino ad oggi…