ora e sempre resistenza, anche a pubblico ufficiale!
Girando in rete ci è capitato di imbatterci in una notizia di una gravità incredibile. Stando a quanto riporta il “Giornale di Reggio” (leggi) l’altro ieri a Reggio Emilia un poliziotto in borghese in forza alla Digos ha esploso dei colpi di pistola contro un automobile su cui viaggiavano tre compagni che sono poi risultati essere dei militanti dei CARC. Il poliziotto ha detto di aver sparato agli pneumatici per impedire che i tre fuggissero dal luogo del “reato”. Ebbene, cosa avrebbero fatto questi compagni per spingere l’eroico tutore dell’ordine a fare fuoco? Una rapina? Un attentato? L’assalto al palazzo d’inverno? Niente di tutto questo, avevano vergato una pericolossissima scritta sul muro della sede di casapound. Avete capito bene, questo (metteci voi l’insulto che più vi sembra consono) ha sparato rischiando di ferire o uccidere delle persone per una scritta su un muro… un reato che al massimo poteva essere sanzionato con una multa. E dire che sarebbe stato sufficiente prendere la targa ed elevare contravvenzione, ma no, il nostro Rambo di periferia legittimato da questo clima securitario ha pensato bene di mettere mano alla fondina e dare una lezione ai “rossi”. Ora, per coprirlo, si inventeranno chissà quali minacce incombenti e a fare le spese saranno i compagni, quando la verità è che in uno stato di diritto il tipo dovrebbe essere messo in condizione di non nuocere e allontanato dalle sue mansioni. Già, in uno stato di diritto…