Piccola rassegna di terrorismo mediatico
Quella che segue è una striminzita rassegna stampa sulla manifestazione del 25. La “festa dell’Europa” contrapposta alla rabbia dei “black bloc”. Scompaiono ragioni e ragionamenti della critica alla Ue e alle sue politiche criminali, svanisce ogni motivazione avanzata dai manifestanti, la dimensione politica non viene neanche accennata, di crisi economica e sociale neppure a parlarne, la disoccupazione ai massimi storici un pretesto, la privatizzazione totale dell’economia pubblica un fatto marginale, una scusa per la violenza. La lotta al liberismo è racchiusa nel pericolo scontri, tutta la vicenda raccontata dal punto di vista repressivo-giudiziario, politicamente le manifestazioni non si sa neanche di cosa parlino, l’unico dato è quello psicologico che tenta di indagare le menti degli “sfasciavetrine”. Questo il giornalismo italiano.