PINEDA VERGOGNATI
Più volte ci siamo soffermati a spendere parole su come in Italia i partiti della sinistra non abbiano nessun radicamento sui territori; come sia lacunosa la manovra politica laddove non insiste un’azione costante che renda l’idea di un servizio reso alla cittadinanza. Nel periodo immediatamente successivo alle elezioni europee, ci fermammo a riflettere sui come e i perché un partito come la Lega abbia avuto un così forte radicamento ed una così avvincente scalata tra le preferenze degli elettori italiani. Oggi possiamo nuovamente interrogarci su queste due dinamiche commentando un unico fatto; ma per lo stesso possiamo provare uno sdegno che fino a qualche giorno fa avevamo relegato negli antri più lontani del nostro cuore, non fosse altro perché l’incapacità e l’inettitudine politica del Prc non può meritare un solo alito del nostro fiato. Oggi, invece, gridiamo vergogna a chi propone di rispedire a casa i migranti “porgendo” loro 400 euro, un calcio in culo e tanti auguri se poi dovessero tornare in terre straziate dalle guerre, dalla fame e dagli sfruttamenti di cui noi siamo mandanti. L’assessore all’immigrazione dell’amministrazione comunale di Rovigo, Giovanna Pineda (Prc), ha proposto proprio questo, «un progetto per incentivare i rimpatri definitivi di cittadini stranieri»; una trovata di sinistra insomma, di quella sinistra che rincorre la Lega e il PDL su qualunque tema che viene messo all’ordine del giorno per guadagnare consensi – dalla sicurezza all’immigrazione (ricordate i manifesti del PD contro i campi rom?!) passando per le manifestazioni di piazza definiti come covi di terroristi (Caselli docet) -, non curante di come questo possa solo avallare la già dilagante strategia xenofoba che in Italia prende corpo in maniera allarmante giorno dopo giorno. Una rincorsa, per quello che riguarda il Nord, alla Lega – qualunque sia il campo da gioco; ora anche chi si professa comunista scade nelle pieghe della politica terra terra, della politica fatta senza valori e senza cervello, della politica di palazzo che ignora la gente e anzi le rema contro, trasformandosi da amica a nemica pubblica. Su questo non si transige, su questo gridiamo vergogna. Sapevamo che nelle mille giunte comunali sparse per l’Italia, Ferrero non aveva problemi a mantenersi in coalizioni con Udc e altri soggetti locali figli di una cultura che non ci appartiene; condanniamo anche questo, ma lo consideriamo un atto di sottomissione a logiche e tattiche di “palazzo”, uno zerbinaggio dovuto per racimolare gli spicci per la sopravvivenza. Ma quando qualcuno propone cazzate di questa portata, frutto di un gioco al rialzo a chi è più razzista per accattivarsi il consenso della gente (sulla pelle dei più deboli) e macchia d’infamia l’aggettivo comunista – quando tutto questo accade davanti ai nostri occhi in momenti come questi dove servirebbe ben altro per ricreare credibilità tra la gente, crediamo di non sbagliare nel sottoscrivere quanto detto finora sulla perdita di peso di un partito che marcia ormai nel mondo dell’opinione; ma di quella più insulsa e razzista. Attendiamo la risposta dal nazionale; fino a che punto si è disposti a galleggiare nella merda?
PINEDA RAZZISTA, VERGOGNATI