REFERENDUM 12/13 GIUGNO. VOTA 4SI!!
Ormai ci siamo. Domenica 12 e lunedì 13 giugno si voterà per i 4 referendum abrogativi in materia di acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento. Chi ci segue, anche saltuariamente, ha potuto più volte constatare come dalle righe che questo blog e questo Collettivo hanno prodotto non sia mai arrivato un esplicito invito ad andare alle urne, anzi. Abbiamo più volte sostenuto campagne astensioniste nei periodi di scadenze elettorali – fossero queste politiche, europee o amministrative di ogni tipo; più volte abbiamo motivato questa scelta con un discorso di non rappresentabilità di una certa sinistra e con la volontà di far emergere un dato di senso contrario, un vero e proprio sintomo di irrequietezza politica, di rabbia di classe.
Non ci siamo bevuti il cervello, dunque. Semplicemente ci rendiamo conto che le questioni sottoposte a referendum – dopo un lungo e tortuoso iter fatto di sgambetti, di oscurantismo mediatico e di disinformazione – rappresentano una di quelle battaglie “da ultima spiaggia” che più volte avevamo preconizzato ci saremmo trovati a combattere. Perché l’accidia in cui gran parte della sinistra era caduta avrebbe permesso un attacco frontale verso i diritti e i servizi più disparati e (sulla carta) inattaccabili; perché la restrizione dei diritti della società civile è proporzionale all’allargamento dei profitti e dei privilegi dei pochi; perché la dismissione del patrimonio pubblico e dei beni comuni procede di pari passo con la destituzione del sistema di garanzie sul lavoro e con la sperimentazione del dissenso controllato.
Vero è anche che ci siamo trovati ad analizzare e pesare politicamente in maniera assai differente i quesiti referendari del prossimo 12 e 13 giugno. Abbiamo sicuramente discusso in modo assai snello e ovvio l’appoggio incondizionato ai due quesiti referendari volti alla difesa dell’acqua pubblica, rispetto a quanto invece ci siamo domandati sul legittimo impedimento. Sappiamo quale valore possa avere oggi e soprattutto in prospettiva la battaglia per le energie pulite e per il definitivo NO al nucleare, così come – lo ribadiamo – quella contro la privatizzazione del servizio idrico. Crediamo di sapere anche, però, quale risiko politico si celi dietro al referendum sul legittimo impedimento nei giorni in cui, dopo la sconfitta elettorale di Silvio B. nelle recenti amministrative, un spallata ad personam al premier rappresenti non solo una giusta riproposizione del valore erga omnes della legge, ma anche un preciso calcolo politico frutto di un timing che il centro-sinistra rincorre dal 1994.
Ciò non toglie, comunque, che a nostro avviso la battaglia portata avanti in questo periodo di sensibilizzazione (soprattutto per i quesiti su acqua e nucleare) vada supportata e soprattutto valorizzata con il voto.
Insomma, le chiacchiere stanno a zero…non c’è sempre tanto da dire. Andate a votare, ché le previsioni sul raggiungimento del quorum (pur se rosee) non sono certo realtà. Lasciamo ad altri il compito di sciorinare analisi posticcie sul referendum come “ultimo strumento di democrazia diretta rimasto” (oggi sulle emittenti radio romane era un tam tam contagioso), perché andrebbero indagate e contestualizzate un po’ meglio tutte le parole che compongono questa frase; per quanto ci riguarda, vi invitiamo a votare 4SI. E non mettete la scusa della prima domenica estiva di mare, ché si vota pure lunedì…