Seminario universitario sul referendum: venerdì, ore 16.30, a Fisica (La Sapienza)
Mancano ormai pochi giorni all’appuntamento della consultazione referendaria e in questo clima si avvicendano, con sempre maggiore assiduità, le dichiarazioni, i dibattiti e le analisi politiche rispetto agli scenari futuri verso cui potrebbe proiettarci l’esito della consultazione del 4 dicembre. Nella lunga campagna referendaria che si accinge ormai alla sua naturale conclusione abbiamo più volte preso parola e ci siamo mobilitati per esprimere e portare alla luce le nostre posizioni, considerazioni ed argomentazioni nel merito della riforma costituzionale, sia per quanto concerne il suo portato tecnico, sia rispetto all’influenza che avrebbe sull’intero assetto politico ed economico del paese. Come collettivo universitario CUMA, insieme alla Campagna Noi Restiamo, abbiamo animato e siamo stati promotori di una serie di iniziative e mobilitazioni tanto a livello locale che nazionale, a partire dai dibattiti e dai momenti di informazione e dibattito all’interno degli atenei e delle periferie delle nostre città, fino al sostegno agli scioperi in diversi settori lavorativi e alle grandi manifestazioni di massa che hanno visto il loro apice, ma non il loro epilogo, nelle giornate del 21 e 22 ottobre. Ci è sembrato dunque fondamentale portare a compimento questo percorso attraverso un momento seminariale che ambisse ad inserirsi nel vivissimo dibattito sul referendum e con il quale è nostra intenzione poter diradare eventuali dubbi rispetto all’opzione di voto più adeguata per questa tornata referendaria. Il seminario è incentrato infatti sul piano tecnico-politico della riforma costituzionale e, più in generale, della consultazione stessa, motivo per cui il novero di relatori sarà composto tanto da giuristi e costituzionalisti quanto da giornalisti e attivisti politici, non ultimi gli stessi collettivi organizzatori; interessante sarà inoltre analizzare il portato e gli scenari politici ed economici che l’esito referendario, sia inteso in quanto tale che come voto di legittimazione (o delegittimazione) delle attuali politiche governative a marchio PD, aprirà dinanzi a noi. Per questi motivi invitiamo chiunque sia interessato al tema, chiunque nutra ancora dubbi o voglia semplicemente approfondire un punto di vista alternativo e di classe in merito, ma anche chiunque rilevi delle criticità rispetto all’analisi che abbiamo già avuto modo di esporre a prendere parte e a portare il proprio contributo a questa iniziativa.