Tanto rumore per nulla…
Ammazzali ‘sti fascisti del terzo millennio, una ne pensano e cento ne fanno. Dopo il “nascondino” al cimitero, dopo lo “scorteo” notturno, ecco che Iannone mangiafuoco e il suo teatro dei burattini tirano fuori dal cilindro la “manifrustrazione”, che più che un evento isolato sembrerebbe essere una vera e propria nuova strategia per il suicidio politico. Oggi grazie alle nostre capacità paranormali siamo riusciti a leggere nel pensiero “der boccia” e abbiamo capito che funziona più o meno così:
1) Organizzo con largo anticipo una manifestazione “studentesca”, che la questura regolarmente mi autorizza, con lo scopo dichiarato di farmi pubblicità in vista delle imminenti elezioni universitarie in due dei tre atenei romani.
2) Però sono talmente stupido che nonostante gli sforzi per cercare di darmi una connotazione più “democratica”, non riesco proprio a controllare la mia indole squadrista. Per cui, nel giro di poche settimane faccio una cazzata dietro l’altra. Prima vado ad aggredire per due giorni di fila gli studenti di Tor Vergata, poi colleziono sveje nei pressi di Roma Tre. Due veri e propri autogol che innalzano il livello di guardia dell’opinione pubblica. E tra me e me mi chiedo, ma sarò cojone?
3) Infatti, a questo punto, anche se a malincuore la questura è costretta a valutare seriamente l’ipotesi del divieto per motivi di ordine pubblico. Al telefono il mio amico di via Genova mi spiega comprensivo che, anche se ci vogliono bene, nessuno a Roma gradirebbe un revival anni ’70, neppure l’amato sindaco. E tra me e me mi ripondo, si so’ un cojone!
4) Ora però non mi restano che due strade, violare il divieto a costo di scontri coi fratelli col casco blu, oppure andare a leccare il culo al PDL sancendo così definitivamente la mia organicità alla compagine berlusconiana. Mumble, mumble…
5) Neanche qualche ora di riflessione (anche perchè il mio unico neurone non regge lo sforzo) e mi trasformo in un bidet su cui, d’ora in poi, potrà sedersi ogni politico del centrodestra.
6) Però, nonostante abbia barattato quel minimo di credibilita stradaiola che mi restava in dote, dai miei amici riesco ad ottenere nient’altro che un tristissimo sit-in. Inoltre sono così idiota che ho scelto pure una piazza che di studentesco non ha niente. Non c’è il ministero vicino, non c’è l’università, non c’è una scuola… Se poi solo penso che per le strade di Roma negli anni scorsi avano già sfilato Meridiano Zero, Movimento Politico, Base Autonoma, Fiamma Tricolore e io nun ce so’ riuscito, me rode proprio er culo.
7) Vabbè, punto tutto sulla riuscita numerica dell’iniziativa. Del resto lo diceva pure lui, il numero è potenza. E poi ho ottenuto parecchia pubblicità gratuita dai media nazionali, ho investito un mucchio di soldi in manifesti, ho chiamato a raccolta tutta la struttura. Non posso fallire. Non posso fallire. Non posso fallire.
Epilogo) 7 maggio, ore 11.30. Ho fallito. Cazzo, ho fallito. In piazza ci saranno a malapena 500 cameratti. Ma come? Su vivamafalda dovevamo esse ‘na cifra? ‘Ndo stanno tutti? Dio che figura di merda. Dio che figura di merda. Dio che figura di merda. Non mi resta che addottare la strategia del PDL, gonfio i numeri, aggiungo gli zeri. Speramo che ci creda qualcuno… cazzo, no, i compagni c’hanno fotografato. Vabbe torno su facebook, li semo fortissimi.
PS Per Antonini, prima che ci fai sopra un altro dossier, l’ammazzali all’inizio del post è un modo di dire romano e non un invito all’omicidio politico.
e per finire
NB le foto sono state scattate (da noi) alle 11.30 durante il comizietto di Polacchi.