“The Martyr” di Immortal Technique

“The Martyr” di Immortal Technique

Quello in copertina è Felipe Andres Coronel, meglio noto con il nome di Immortal Technique. Si tratta di un rapper peruviano di nascita e cresciuto ad Harlem (New York). Ascoltando negli anni la sua discografia è stato impossibile non notare alle volte stupiti, altre volte quasi commossi le continue citazioni, ispirazioni e riferimenti a personaggi storico-politici come Ali, Malcolm X, Che Guevara, Chávez, Sandino, Marcus Garvey, Túpac Amaru, Jose Carlos Mariategui, Marx, Harriet Tubman, Emiliano Zapata, Platone, Fidel Castro e Mumia Abu-Jamal. Solo per citarne alcuni. I punti di vista espressi dai testi ruotano intorno alla lotta di classe, la povertà, la religione, l’imperialismo, la droga, il razzismo, la globalizzazione. Fin dagli esordi si è sempre fatto notare con i suoi testi aggressivi ma allo stesso tempo sottili e acuminati, la passione fiera e le rime mai scontate. Negli anni passati persino la Sony cercò di accaparrarselo a suon di dollari (tanti) ma IT si è sempre rifiutato di firmare qualsiasi contratto perché  ha sempre detto di preferire il controllo sulla sua produzione dichiarando che non sono gli artisti ma soprattutto le grandi etichette discografiche a trarre profitto dal marketing e dalla produzione musicale di massa. Così oggi è presidente della sua personale etichetta discografica indipendente: la Viper Records. Ma Immortal Technique non è solo questo. E’ stato uno dei pionieri del movimento Hip Hop indipendente guadagnandosi anno dopo anno l’ammirazione e il rispetto di un grande zoccolo duro di fan attraverso la musica, il messaggio, il movimento underground e l’attivismo politico. Così la sua influenza è stata, ed è, globale. Senza il controllo e l’aiuto interessato delle multinazionali.

Il 27 Ottobre scorso è stato rilasciato sul sito della Viper Records il suo ultimo album, “The Martyr” a titolo completamente gratuito e scaricabile da qui. Si tratta sia di materiale nuovo che di materiale vecchio ma ancora inedito. Inutile dire che lo abbiamo subito scaricato e al primo impatto dà l’impressione di essere un grandissimo lavoro da parte dell’MC. I testi si confermano essere il fiore all’occhiello della sua produzione e, per un rapper, non potrebbe essere altrimenti. L’album contiene anche partecipazioni importanti come quella di Dead Prez, Vinnie Paz (Jedi Mind Tricks), Brother Ali e Chuck D (Public Enemy). Veniamo all’album vero e proprio. Dopo un interludio iniziale la prima traccia vera e propria è la title-track “The Martyr” (potete ascoltarla qui sopra) che sembra ripartire da dove si era fermato il suo ultimo disco “The 3d world”. L’intento sembra quello di volersi superare ancora una volta sia dal punto di vista del beat che da quello delle liriche che si fanno ancora più potenti e struggenti del solito (cit. “The point of guerrilla war is not to succeed, it’s always been just to make the enemy bleed“). Qualcosa di assolutamente unico nel panorama. Considerando che molti MC incidono i loro versi su beat che spesso sembrano essere totalmente artificiali e separati dai testi che scrivono è particolarmente apprezzabile che in Immortal Technique questa sensazione non ci sia. Questo è particolarmente evidente con la malinconica “Angel & Demons”  in featuring con Dead Prez. Subito a ruota un’altra futura hit è “Rich Man’s World 1%” che già dal titolo possiamo associare alle campagne del movimento nordamericano contro la crisi. Infatti è un pezzo che su Internet è già rimbalzato ovunque. Il campionamento di “Money Money Money” degli Abba è la ciliegina sulla torta di un testo cinico e comico allo stesso tempo, indirizzato contro il famoso 1% di ricchi miliardari e il loro stile di vita. Senza entrare nel merito della questione politica dei movimenti nordamericani sulla campagna 99% (che ci lascia qualche dubbio) in questa più di qualunque altra traccia Immortal Technique dimostra che ha nel suo flow tutta la tecnica necessaria per spingere dei testi che comunque potrebbero camminare benissimo da soli. “Toast to the Dead” con la produzione di J Dilla è una traccia solida e concreta che ricorda da vicino i primi due album: Revolutionary Vol.1 e Vol.2. Si tratta di un inno dedicato a chi è caduto lottando per la rivoluzione. “Goonies Never Die” inizia con un campionamento del memorabile film e prosegue con un ritmo appoggiato sopra le note di una musica classica, forse la base più interessante dell’album. L’atmosfera cambia rapidamente con “Civil War”. Se l’Hip Hop avesse la funzione di farci marciare questo probabilmente sarebbe il coro da cantare per tenere il ritmo. Si tratta di un pezzo molto politico sulla guerra tra poveri. Altra traccia degna di nota è “Black Vickings”, probabilmente tra le migliori di tutto l’album, travolgente per la sua glorificazione del conflitto, per l’energia del ritmo e l’aggressività del testo. La penultima traccia è “Ultimas Palabras” confezionata come se si trattasse di un comizio politico. Ricorda da vicino la storica “The Poverty of Philosophy” (potete ascoltarla e/o leggerla in fondo alla pagina). Per ultima, quello che lo stesso Immortal Technique ha definito come la sua traccia preferita, “Sign of the Times”. Non è difficile capirne il motivo. E’ un grande pezzo sia da un punto di vista musicale che di contenuti. Melodie fusion e strumenti musicali africani appoggiati su un testo che è una bomba ad orologeria.

Per chi lo conosce  è facile notare come Immortal Technique sia riuscito ad affinare le sue abilità di Mc così come la presa delle melodie e dei ritmi che, meglio di prima, accompagnano il messaggio. Visto il momento storico, l’album non potrebbe essere più tempestivo. Alcuni critici sostengono che l’album nel complesso sia troppo montono. Eppure con frasi potenti ed efficaci come “vivere per la rivoluzione, invece di morire sempre per essa” possiamo dire che non abbiamo nulla di cui lamentarci. Il senso del disco non è quello di raccontarci di un uomo solo di fronte al mondo ma si tratta di una metaforica chiamata alle armi. A differenza di molti altri MC che sono ossessionati dal doversi reinventare per stimolare il proprio pubblico, Immortal Technique, continua dritto per la sua strada. Una scelta rara e difficile in una scena Hip Hop dove troppo spesso il messaggio è stato narcotizzato e seppellito sotto palate di soldi e merda gangsta-rapper. Rugged Man una volta disse sarcasticamente che il tuo successo di MC si misura con i soldi che investono su di te. Per fortuna è arrivato Immortal Technique a smentirlo una volta per tutte. L’unica pecca è non poterlo ascoltare in italiano.

POVERTY OF PHILOSOPHY

Most of my Latino and black people who are struggling to get food, clothes and shelter in the hood are so concerned with that, that philosophising about freedom and socialist democracy is usually unfortunately beyond their rationale. They don’t realize that America can’t exist without separating them from their identity, because if we had some sense of who we really are, there’s no way in hell we’d allow this country to push it’s genocidal consensus on our homelands. This ignorance exists, but it can be destroyed.

Niggas talk about change and working within the system to achieve that. The problem with always being a conformist is that when you try to change the system from within, it’s not you who changes the system; it’s the system that will eventually change you. There is usually nothing wrong with compromise in a situation, but compromising yourself in a situation is another story completely, and I have seen this happen long enough in the few years that I’ve been alive to know that it’s a serious problem. Latino America is a huge colony of countries whose presidents are cowards in the face of economic imperialism. You see, third world countries are rich places, abundant in resources, and many of these countries have the capacity to feed their starving people and the children we always see digging for food in trash on commercials. But plutocracies, in other words a government run by the rich such as this one and traditionally oppressive European states, force the third world into buying overpriced, unnecessary goods while exporting huge portions of their natural resources.

I’m quite sure that people will look upon my attitude and sentiments and look for hypocrisy and hatred in my words. My revolution is born out of love for my people, not hatred for others.

You see, most of Latinos are here because of the great inflation that was caused by American companies in Latin America. Aside from that, many are seeking a life away from the puppet democracies that were funded by the United States; places like El Salvador, Guatemala, Peru, Colombia, Nicaragua, Ecuador and Republica Dominicana, and not just Spanish-speaking countries either, but Haiti and Jamaica as well.

As different as we have been taught to look at each other by colonial society, we are in the same struggle and until we realize that, we’ll be fighting for scraps from the table of a system that has kept us subservient instead of being self-determined. And that’s why we have no control over when the embargo will stop in Cuba, or when the bombs will stop dropping in Vieques.

But you see, here in America the attitude that is fed to us is that outside of America there live lesser people. “Fuck them, let them fend for themselves.” No, Fuck you, they are you. No matter how much you want to dye your hair blonde and put fake eyes in, or follow an anorexic standard of beauty, or no matter how many diamonds you buy from people who exploit your own brutally to get them, no matter what kind of car you drive or what kind of fancy clothes you put on, you will never be them. They’re always gonna look at you as nothing but a little monkey. I’d rather be proud of what I am, rather than desperately trying to be something I’m really not, just to fit in. And whether we want to accept it or not, that’s what this culture or lack of culture is feeding us.

I want a better life for my family and for my children, but it doesn’t have to be at the expense of millions of lives in my homeland. We’re given the idea that if we didn’t have these people to exploit then America wouldn’t be rich enough to let us have these little petty material things in our lives and basic standards of living. No, that’s wrong. It’s the business giants and the government officials who make all the real money. We have whatever they kick down to us. My enemy is not the average white man, it’s not the kid down the block or the kids I see on the street; my enemy is the white man I don’t see: the people in the white house, the corporate monopoly owners, fake liberal politicians those are my enemies. The generals of the armies that are mostly conservatives those are the real Mother-Fuckers that I need to bring it to, not the poor, broke country-ass soldier that’s too stupid to know shit about the way things are set up.

In fact, I have more in common with most working and middle-class white people than I do with most rich black and Latino people. As much as racism bleeds America, we need to understand that classism is the real issue. Many of us are in the same boat and it’s sinking, while these bougie Mother-Fuckers ride on a luxury liner, and as long as we keep fighting over kicking people out of the little boat we’re all in, we’re gonna miss an opportunity to gain a better standard of living as a whole.

In other words, I don’t want to escape the plantation I want to come back, free all my people, hang the Mother-Fucker that kept me there and burn the house to the god damn ground. I want to take over the encomienda and give it back to the people who work the land.

You cannot change the past but you can make the future, and anyone who tells you different is a Fucking lethargic devil. I don’t look at a few token Latinos and black people in the public eye as some type of achievement for my people as a whole. Most of those successful individuals are sell-outs and house Negros.

But, I don’t consider brothers a sell-out if they move out of the ghetto. Poverty has nothing to do with our people. It’s not in our culture to be poor. That’s only been the last 500 years of our history; look at the last 2000 years of our existence and what we brought to the world in terms of science, mathematics, agriculture and forms of government. You know the idea of a confederation of provinces where one federal government controls the states? The Europeans who came to this country stole that idea from the Iroquois LEAGUE. The idea of impeaching a ruler comes from an Aztec tradition. That’s why Montezuma was stoned to death by his own people ‘cause he represented the agenda of white Spaniards once he was captured, not the Aztec people who would become Mexicans.

So in conclusion, I’m not gonna vote for anybody just ‘cause they black or Latino they have to truly represent the community and represent what’s good for all of us proletariat.

Porque sino entonces te mando por el carajo cabron gusano hijo de puta, seramos libre pronto, viva la revolucion, VIVA LA REVOLUCION!