UN ALTRO ANNO DA PRECARI
Domani si conclude il 2008. Un altro anno all’insegna della precarietà, dello sfruttamento sui posti di lavoro, dei ricatti padronali. Dal primo Gennaio più di un milione di lavoratori “atipici” si troverà senza lavoro. Poco cambia per chi ha un posto fisso…settimane corte, casse integrazioni, peggioramenti delle condizioni lavorative. Per non parlare delle morti sul posto di lavoro.
E mentre la crisi prodotta dal mercato verrà pagata dai lavoratori di ogni tipo, auguriamo a tutti i lavoratori sottopagati e sfruttati, e solo a loro, un felice 2009.
Per tutti gli altri, fascisti, padroni, piccoli e grandi imprenditori, parlamentari e amministratori, non possiamo che augurare di soffrire almeno una parte di quello che soffriamo noi ogni giorno, senza la speranza di avere un lavoro fisso, un salario decente, una pensione sicura,un diritto sacrosanto alla casa, servizi sociali stabili e garantiti, la possibilità di costruirci una famiglia, un futuro. Che la crisi colpisca anche voi.
Per tutto questo, speriamo in un 2009 carico di lotte sociali e di ribellioni, di scioperi e di manifestazioni, che segua l’esempio dei popoli in lotta latinoamericani, del popolo Palestinese vittima del genocidio israeliano, dei compagni greci in rivolta, di tutti i coloro che lottano contro il capitalismo e l’imperialismo in ogni parte del mondo.
Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso