visioni militant(i)
Confuso, mal recitato, scialbo. Eravamo curiosi di rivedere Gordon Gekko alle prese con la crisi globale, ma siamo usciti dalla sala piuttosto delusi, anche perchè da Oliver Stone era lecito attendersi molto di più. Il regista, sicuramente non aiutato da chi ha scritto il film, tira fuori una pellicola che non si capisce bene dove voglia andare a parare. E’ una denuncia del cinico mondo di Wall Street? E’ la storia di una riconciliazione familiare? E’ la vedetta del broker buono ed ecologista contro il banchiere pescecane? Temi che si sovrappongono e si confondono dando vita a un potpourry “progressista” e semplicistico che addita gli speculatori come unici responsabili della crisi. Un po’ troppo facile, no? Una menzione a parte merita poi il monoespressivo Shia LaBeauf. Gli muore un amico? Gli rubano dei soldi? Diventa padre? Lui mantiene imperterrito la stessa faccia. Insomma, se vi fidate risparmiatevi i soldi del biglietto e, al massimo, affitatevi il dvd fra qualche settimana.